Approvato il Piano castanicolo, ora vanno attivate subito le risorse
La Conferenza permanente per i rapporti tra Stato, Regioni e Provincie autonome di Trento e Bolzano ha approvato il Piano castanicolo per rilanciare il settore e far fronte all’emergenza del cinipide galligeno, uno degli insetti più dannosi per questo tipo di piante. Il Piano nasce dal lavoro fatto nel corso del 2010 dal ministero delle Politiche agricole alimentari e forestali con i rappresentanti della filiera nazionale del castagno da frutto e da legno; il tavolo di filiera si era insediato nel gennaio di quest’anno ed era strutturato in diversi tavoli di lavoro. L’obiettivo generale del documento è lo sviluppo competitivo, sostenibile, integrato e multifunzionale del settore castanicolo italiano, attraverso la valorizzazione dei prodotti ottenuti dalla coltivazione della Castanea sativa. Gli obiettivi strategici mirano a: migliorare la competitività della filiera castanicola italiana nel lungo periodo; rendere la politica agricola europea consapevole dell’importante valenza del castagno europeo; riconoscere il ruolo di sostenibilità economica, sociale e ambientale della castanicoltura nelle aree rurali; promuovere un approccio integrato e partecipato; fornire un appropriato coordinamento alla filiera e una adeguata comunicazione/promozione del prodotto. Il documento contiene la descrizione e l’analisi dei punti di forza e di debolezza, le opportunità del settore castanicolo italiano, la strategia, gli obiettivi e le azioni chiave da intraprendere, con i riferimenti tecnici di attuazione della lotta biologica al cinipide orientale del castagno attraverso il lancio del parassitoide Torymus sinensis. Occorre adesso che il piano sia dotato di un adeguato budget finanziario, in modo da attivare da subito le misure prioritarie, la più urgente delle quali è sicuramente la lotta al cinipide. Il settore castanicolo è importante per la nostra agricoltura, non solo per la produzione dei frutti e del legname, ma anche per la funzione paesaggistica, uno dei fattori di successo del turismo montano e di quello legato alla natura e alla tutela del territorio. |
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