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Arriva dalle fonti rinnovabili un terzo dei consumi elettrici nel 2016

Secondo il Rapporto delle Attività del Gse-Gestore dei Servizi Energetici, nl 2016 le fonti rinnovabili in Italia hanno coperto un terzo dei consumi elettrici totali, per un totale di quasi 106 miliardi di kWh. Grazie ai 700 mila impianti incentivati l’Italia ha inoltre raggiunto e superato il target europeo al 2020, coprendo il 17,6% dei consumi finali lordi con le fonti rinnovabili. Il Gse ha erogato 15,9 miliardi di euro di incentivi, recuperando 1,5 miliardi di euro dalla vendita di energia elettrica ritirata, per un onere netto degli incentivi in bolletta di 14,4 miliardi di euro. E a partire da quest’anno stima una graduale riduzione degli oneri in bolletta.

I costi sostenuti per l’incentivazione e il ritiro dell’energia – 15,9 miliardi di euro nel 2016 – sono in parte stati compensati dai ricavi provenienti dalla vendita dell’energia ritirata. Nel 2016 il Gse ha collocato sul mercato 36,3 TWh (in calo rispetto ai 40 TWh del 2015), minimizzando gli oneri di sbilanciamento nell’interesse della collettività e realizzando un ricavo di circa 1,5 miliardi di euro. La differenza tra i costi e i ricavi ha determinato un onere e un fabbisogno economico della componente A3 pari a 14,4 miliardi di euro. Questo grazie anche alla capacità di gestire un flusso di informazioni con i gestori di rete di circa 2,4 miliardi di dati di misura.

Del totale di 14,4 miliardi di euro, poco più di 6 miliardi sono andati al fotovoltaico, 2,6 alle rinnovabili termiche, 2,3 all’eolico, 1,7 all’idroelettrico e 1,6 al biogas. Quanto alle forme di incentivazione, 5,8 miliardi sono per il Conto energia dal primo al quarto, 1,9 per la tariffa onnicomprensiva, 2,1 per il ritiro di Certificati verdi, 100 milioni circa per il ritiro dedicato, circa 600 milioni per il quinto Conto energia e per i nuovi incentivi alle rinnovabili elettriche, 3,3 miliardi per gli ex-Cv, circa 500 milioni per il Cip6 e circa 200 milioni per lo scambio sul posto.

Grazie al sostegno agli oltre 700 mila impianti a fonti rinnovabili l’Italia ha raggiunto e superato il target europeo al 2020, coprendo il 17,6% dei consumi finali lordi – elettrici, termici, nei trasporti – con le fonti rinnovabili. Si stima che nel solo settore elettrico le rinnovabili corrispondano, nell’anno 2016, a oltre 35 mila occupati permanenti.

Nel settore dell’efficienza energetica nel 2016 il Gse, a fronte di 12.524 richieste, ha riconosciuto 5,5 milioni di Certificati bianchi, dei quali il 56% in ambito industriale e il 40% in ambito civile, consentendo così un risparmio di quasi 2 milioni di tonnellate equivalenti di petrolio. Per quanto riguarda la riqualificazione energetica degli edifici pubblici e privati con il Conto termico, il Gse ha ricevuto 14.955 richieste, ai quali corrispondono circa 70 milioni di euro di incentivi, quasi tutti per l’installazione di generatori a biomasse e pannelli solari termici.

Per quanto riguarda la promozione delle rinnovabili termiche e dell’efficienza energetica mediante il Conto Termico, anche grazie all’ulteriore impulso fornito dal D.M. 16 febbraio 2016, sono pervenute nel 2016 14.955 richieste (l’81% in più rispetto alle 8.263 del 2015), corrispondenti a circa 68 milioni di euro di incentivi e relative prevalentemente a interventi di installazione di generatori a biomassa e impianti solari termici

Sul fronte della lotta ai cambiamenti climatici il Gse, in qualità di responsabile del collocamento delle quote di CO2 italiane, ha messo all’asta sulla piattaforma comune europea oltre 77 milioni di quote di emissione, con un ricavo totale destinato al bilancio dello Stato di 412 milioni di euro.

Infine, anche nel 2016 il Gse ha dedicato il massimo impegno nell’attività di controllo, sia documentale sia mediante sopralluoghi, degli impianti incentivati. Lo scorso anno sono stati condotti 4.240 accertamenti (il 59% con sopralluoghi e il 41% documentali), con un incremento del 22% rispetto al 2015. E su oltre 2000 istruttorie concluse, nel 35,4% dei casi i controlli hanno accertato irregolarità che hanno portato alla decadenza o alla riconfigurazione degli incentivi, quantificati in 183 milioni di euro.Gli approfondimenti sono consultabili sul sito http://www.fattoriedelsole.org/.  

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