il Punto Coldiretti

Arriva un pacchetto di fondi e misure per rilanciare l’imprenditoria giovanile

Un pacchetto di servizi pensati ad hoc per il settore agricolo per incentivare la nascita di imprese, il ricambio generazionale, l’espansione della dimensione aziendale. Lo strumento è stato messo a punto da Ismea e presentato al Ministero per le Politiche agricole. Un’arma in più per sostenere le aziende under 40, che va ad affiancarsi ad iniziative già in campo come il pacchetto promosso da Coldiretti Giovani Impresa e CreditAgri Italia, in collaborazione con FriulAdria e Cariparma che prevede Start Up, Prestito Informatizzazione Aziendale, Formazione, Fideiussione a favore di Ismea, Tutto Compreso e Linea Scelgo Io.

Il pacchetto si rivolge a giovani imprenditori (meno di 40 anni), start up, imprenditori che vogliono rilanciare o espandere l’azienda e si compone di sei strumenti, di cui due completamente inediti: il Fondo capitale di rischio, ossia un fondo (di circa 50 mln di euro) per supportare la capitalizzazione e l’espansione delle pmi, attraverso il quale Ismea diventa socio di minoranza in imprese agricole organizzate in spa o srl; il Fondo di credito per ridurre il costo dei finanziamenti bancari (in attesa del decreto attuativo).

Reinserito, inoltre, il regime di primo insediamento dei giovani agricoltori, che permette di acquistare terreni agricoli, anche pubblici, a un tasso agevolato e bloccato. Allargato a tutta Italia il sostegno al subentro nella conduzione di aziende in cui avvenga il ricambio generazionale. Previste infine garanzie per l’accesso al credito agrario e incentivi per stipulare polizze assicurative per le avversità atmosferiche.

Secondo quanto emerso dalla presentazione, alla quale hanno preso parte il ministro delle Politiche agricole, Mario Catania, e il presidente di Ismea Arturo Semerari, al settembre 2012 sono già stati rilasciati oltre 15 milioni di euro di fondi a garanzia diretta per lo start up di nuove imprese agricole avviate da giovani al di sotto dei quarant’anni.

Proprio su questi ultimi due punti il ministro Catania ha sottolineato la necessita’, in prospettiva, di "andare al di là" dell’intervento pubblico: "sul fronte del credito dobbiamo prendere in seria considerazione l’idea di ritornare ad un regime di credito agrario differenziato, la cui scomparsa e’ stata un grave danno per il settore; sul fronte delle assicurazioni dobbiamo superare la logica di affrontare il rischio ex post, facendo decollare, anche a livello comunitario, il sistema assicurativo ex ante". Anche perche’, ha aggiunto Semerari, "in otto anni il mercato assicurativo agricolo e’ praticamente raddoppiato".

"Occorre investire in intelligenti attività di accompagnamento alla progettazione, adeguati meccanismi di assistenza allo start up, filiere corte di accesso al credito gestiti dai confidi come Creditagri Italia, vista la grande propensione agli investimenti da parte dei giovani imprenditori" ha commentato il delegato nazionale dei giovani Coldiretti Vittorio Sangiorgio. Secondo un’indagine Coldiretti/Swg, 30, le giovani imprese hanno la metà delle possibilità di accedere al credito rispetto a quelle adulte.

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