Aumentano i prezzi alla produzione: +7,9% a settembre
Segnali positivi dai prezzi alla produzione che guadagnano il 7,9 per cento rispetto allo scorso anno, anche se l’incremento rischia di essere vanificato dall’ennesimo rincaro dei costi. La rilevazione Ismea relativa al mese di settembre evidenzia un vero e proprio boom per il vino, la cui quotazione cresce del 34,7 per cento, compici anche le previsioni vendemmiali negative sia in Italia sia in Francia. Aumentano anche sementi e colture industriali (+28,2 per cento), così come i cereali, il cui prezzo guadagna il 13,9 per cento rispetto al settembre dello scorso anno, gli ortaggi e legumi (+17,9 per cento) e la frutta (+12,3 per cento) che risente, in particolare, dei rincari di mele e pere, di riflesso al calo della produzione. L’olio perde, invece, l’uno per cento nel confronto con l’autunno 2011, anche se le tensioni sui mercati spagnoli, dove ci si attende una campagna olivicola tutt’altro che abbondante, potrebbero incidere sulle prossime quotazioni. Più netto il calo del prezzo dei tabacchi (-15,7 per cento). Variazioni contenute sul fronte zootecnico che fa segnare un aumento complessivo dell’1,8 per cento. A determinarlo il boom delle uova (+36,8 per cento) e dei suini (+14,4 per cento), assieme agli animali vivi (+6,9 per cento). Crescono anche bovini e bufalini (+7,4 per cento), ovini e caprini (4,7 per cento) e volatili domestici (3,3 per cento), ma è dal latte che arrivano le brutte notizie, con un calo del 9,3 per cento rispetto allo scorso anno. |