il Punto Coldiretti

Battaglia di Natale, al Brennero smascherati prosciutti tedeschi e latte polacco

Mozzarelle provenienti dalla Germania e destinate alla Sicilia, latte proveniente dalla Polonia e destinato a Brescia, cagliate industriali per fare il formaggio provenienti dal Belgio e destinate a Verona, prosciutti provenienti dalla Germania e destinati a Modena. Sono solo alcuni degli "inganni" smascherati questa mattina al valico del Brennero dalle migliaia di agricoltori della Coldiretti, guidati dal presidente nazionale Roberto Moncalvo, in  collaborazione con le forze dell’ordine.

Tra i tanti prodotti trasportati dai Tir che entravano nel nostro Paese i carabinieri dei Nas hanno prelevato dei campioni di prosciutti non timbrati sui quali fare delle analisi.  L’inventario del "falso Made in Italy" stilato al presidio  dalla Coldiretti per difendere l’economia  e il lavoro dalle importazioni di bassa qualità che dopo aver oltrepassato le nostre frontiere vengono spacciate per italiane, conta anche piante olandesi dirette a Latina, fiori prodotti in Equador, transitati in Olanda e diretti in Veneto e in Toscana, patate tedesche destinate a un mercato ortofrutticolo della Sicilia.

E’ impressionante la quantità di latte proveniente da Germania e Polonia e destinato a un’azienda di trasformazione bresciana: oltre 100.000 kg in poche ore. Un vero e proprio "furto" ai danni della provincia che rappresenta la “capitale” italiana della produzione di latte. Ma. a livello generale, dall’inizio della crisi ad oggi, le importazioni di prodotti agroalimentari dall’estero sono aumentate in valore del 22 per cento, secondo un’analisi di Coldiretti relativa ai dati del commercio estero nei primi otto mesi del 2013.

Ciò ha generato una situazione in cui contiene materie prime straniere circa un terzo (33 per cento) della produzione complessiva dei prodotti agroalimentari venduti in Italia ed esportati con il marchio Made in Italy, all’insaputa dei consumatori e a danno delle aziende agricole. Ciò ha contribuito a far chiudere in Italia 140mila (136.351) stalle ed aziende. di cui 32.500 solo nell’ultimo anno, con impatti devastanti sulla sicurezza alimentare ed ambientale dei cittadini.

“In un momento difficile per l’economia dobbiamo portare sul mercato – conclude il presidente della Coldiretti Roberto Moncalvo – il valore aggiunto della trasparenza e dare completa attuazione alle leggi nazionale e comunitaria che prevedono l’obbligo di indicare in etichetta l’origine degli alimenti. Ma è necessario che sia anche resa trasparente l’indicazione dei flussi commerciali con l’indicazione delle aziende che importano materie prime dall’estero, venga bloccato ogni finanziamento pubblico alle aziende che non valorizzano il vero Made in Italy dal campo alla tavola e diventi operativa la legge che vieta pratiche di commercio sleale, tali da permettere di pagare agli allevatori e agli agricoltori meno di quanto essi spendono per produrre”. 

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