Batterio killer, a giugno l’export di ortaggi in Germania crollato del 31%
Gli effetti della crisi di mercato determinata dall’allarme Escherichia coli, il batterio killer, scattato alla fine di maggio in Alta Sassonia, si sono fatti sentire proprio a partire dal mese di giugno 2011. A rivelarlo è una analisi di Coldiretti sui dati Istat relativi alle esportazioni di ortaggi in Germania. I numeri relativi al giugno di quest’anno evidenziano, infatti, un calo superiore al 30% rispetto allo stesso periodo del 2010, con oltre 11,5 milioni di chilogrammi di ortaggi esportati in meno. Complessivamente le esportazioni italiane di ortaggi sono risultate calare dell’8%, con una perdita di 8,5 milioni di chilogrammi in confronto a dodici mesi prima, riuscendo solo parzialmente a recuperare verso altre destinazioni (Polonia, Repubblica Ceca) quanto perso in Germania. Proprio il paese tedesco è la principale destinazione per gli ortaggi italiani, con una quota pari al 33% del totale delle nostre esportazioni. In termini economici, complessivamente, si è registrato un danno teorico di oltre 14 milioni di euro solo per il mese di giugno e solo per quanto riguarda l’export, a cui vanno aggiunte le perdite sul mercato nazionale e quelle dei mesi successivi, oltre alle perdite determinate dalla mancata raccolta di prodotti che non avevano mercato. Le conseguenze di quanto avvenuto in Germania dimostrano ancora una volta come l’eccessivo allarmismo e una comunicazione non adeguata rispetto alle matrici ed ai territori interessati determinino effetti devastanti, con conseguenze che si protraggono nei mesi o addirittura negli anni successivi.
Fonte: Istat, elaborazione Coldiretti |
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