Biocarburanti, si apre il dibatttito sulla filiera corta
Si svolgerà il 15 giugno a Torino il primo workshop di approfondimento sulla produzione di biocarburanti di I° generazione. L’iniziativa è in programma alle ore 14, presso la Sala Einaudi del Centro Congressi della Camera di Commercio, in Via Nino Costa n. 8, e rientra nell’ambito del Progetto Europeo Sweethanol. Nella lotta all’inquinamento nel settore dei trasporti, l’Italia è in grave ritardo, avendo a differenza di molti Paesi Europei, disatteso gli obiettivi indicati dalla Comunità Europea. Solamente con la Legge Finanziaria 2007, è stata posta in essere, nel nostro Paese, una politica di riduzione del gas ad effetto serra nel settore dei trasporti, introducendo percentuali di obbligo di miscelazione di biocarburanti nei prodotti fossili per uso autotrazione che, per l’anno in corso è fissata al 4%. Attualmente in Italia le filiere dei biocarburanti stentano a decollare, si contano 14 impianti per la produzione di biodiesel, e solamente 2 impianti per la produzione di bioetanolo. In questo contesto si inserisce il Progetto Sweethanol, finanziato dalla Commissione Europea nell’ambito del programma Intelligent Energy Europe (Iee). Un progetto che prevede la costruzione di un modello di discussione sulla sostenibilità di una “filiera corta” per la produzione di bioetanolo di I° generazione da sorgo zuccherino in impianti decentralizzati, di piccola e media taglia, con una capacità produttiva di 5.000 – 15.000 tonnellate all’anno di bioetanolo, rafforzando così il ruolo dell’agricoltura locale. Il progetto nelle sue fasi ha previsto delle visite in India, Spagna e Perù. Di particolare interesse è stata la visita in India, dove la produzione di bioetanolo è ottenuta proprio da sorgo zuccherino. Ciò ha permesso di integrare e completare, le informazioni a disposizione. Sfruttando un modello analogo a quello ipotizzato nel Progetto Sweethanol, in India si estrae il succo dagli steli, in piccole unità decentralizzate che processano il raccolto di un bacino di 70 ettari, lo si concentra fino ad arrivare ad uno sciroppo con una concentrazione del 60% in zuccheri, che potrà essere conservato per 9 mesi, garantendo così l’approvvigionamento dell’impianto anche dopo la raccolta. In questo momento il progetto prevede un’intensa azione di discussione circa la validità del modello teorizzato, tramite dei momenti di confronto, dei workshop, che si svolgeranno il 15 giugno a Torino e il 21 giugno a Padova, che hanno l’obiettivo di coinvolgere tutti i soggetti a vario titolo interessati nelle creazione di questa filiera. I workshop sono strutturati in modo tale da affrontare la tematica rispetto alla situazione agricola italiana, sono suddivisi in due sessioni, nella prima sarà analizzata la filiera di produzione, la seconda è dedicata ad un tavolo di confronto in cui sono invitati a partecipare esperti e operatori del settore. Verranno discussi aspetti tecnici, logistici, economici, energetici, ambientali e amministrativi. Alla fine del dibattito , a tutti i partecipanti avranno una visione chiare ed esauriente su questo tipo di produzione, e l’impatto sulla filiera agricola italiana. Per scaricare i programmi dei workshop di Torino e di Padova, e ottenere ulteriori informazioni circa il Progetto Sweethanol è possibile collegarsi ai siti www.fattoriedelsole.org e www.sweethanol.eu. |
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