Bollette elettriche: in arrivo tagli del 10% per le piccole e medie imprese
Il ministro dello Sviluppo economico, Federica Guidi ha reso noto che è in discussione un Piano con le misure per il taglio del 10 per cento delle bollette elettriche delle Pmi e che sarà varato entro alcune settimane, per un valore di circa 1,5 miliardi di euro. Si tratterà di un intervento pluriennale e strutturale composto da decreti e da atti di indirizzo a cui l’Autorità per l’Energia darà applicazione. Questo provvedimento rientrerebbe nella spalmatura “volontaria” degli incentivi previsti nel Destinazione Italia che è in corso di definizione e dovrà determinare la rimodulazione volontaria degli incentivi dilazionata nel tempo, ponderata dall’accesso ad ulteriori interventi di rifacimento o di ripotenziamento dell’impianto. Tra le misure di rimodulazione degli incentivi troviamo: spalmatura volontaria degli incentivi alle rinnovabili non FV; addebito degli sbilanciamenti ai rinnovabili (come da delibera 281 bocciata dal Tar e attualmente al Consiglio di Stato); la spalmatura obbligatoria degli incentivi al fotovoltaico (da 20 a 25 anni senza interessi per impianti sopra i 200 kW); vincolo alla riduzione delle bollette dei risparmi ottenuti con la riforma della componente Cec del Cip6. Tra le riduzioni delle agevolazioni: riduzione degli sconti alle Ferrovie; addebito progressivo (si parte con il 10 per cento) degli oneri di sistema anche a smart grid (Riu, Seu, Seseu); riforma dell’interrompibilità; abolizione degli sconti agli ex dipendenti di aziende di distribuzione elettrica; eliminazione delle agevolazioni per Vaticano e San Marino; eliminazione dei contributi alle centrali a olio per le emergenze gas. Tra le misure per la riduzione degli oneri di sistema: una stretta sulla garanzia dei ricavi di Terna e sui costi per la remunerazione degli operatori di rete; il potenziamento delle reti; lo spostamento della componente A2 (decommissioning nucleare) sulla fiscalità generale; l’introduzione di prezzi negativi sulla Borsa elettrica; interventi contro l’abuso del potere di mercato, in particolare in Sicilia; rafforzamento dei controlli sui beneficiari degli incentivi; addebito dei costi di funzionamento del Gse agli operatori che usufruiscono dei suoi servizi (principalmente i produttori da rinnovabili). Infine, tra le misure con effetti sulla tariffa gas: il potenziamento di gasdotti e rigassificatori (“Il governo intende perseguire nella strada indicata dalla Sen di ampliamento della capacità di importazione, come fatto con l’introduzione di un regime regolato per il terminale Gnl Olt”); una stretta sulla remunerazione delle reti. Per maggiori informazioni, consulta il sito http://www.fattoriedelsole.org/. |
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