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Bundestag: no ai brevetti su piante e animali

Stop ai brevetti su piante animali. La decisione viene dal Parlamento tedesco, che ha ratificato una modifica alla legge in materia, come racconta il quotidiano "Badische Zeitung", impedendo la concessione del diritti di proprietà su flora e fauna.

All’ultimo momento, poco prima della pausa estiva, il Bundestag ha apportato un altro cambiamento alla legge sui brevetti: l’Ufficio tedesco dei brevetti non potra’ piu’ concedere alcun diritto di proprieta’ su animali e piante riprodotti secondo il metodo convenzionale. Il divieto si applica anche a materiali, ottenuti da flora e fauna, quali sementi, sperma, ovuli ed embrioni.
"Si tratta di un segnale importante nella lotta contro i brevetti sulle piante e sugli animali", si augura il Ministro dell’Agricoltura Ilse Aigner (Csu).
La Germania ha dunque interpretato la normativa europea sui brevetti biologici in modo piu’ restrittivo del necessario, e questo per diverse ragioni. La Aigner, come le associazioni ambientalisti, le chiese e gli agricoltori, considera innanzitutto i diritti di proprieta’ sugli esseri viventi riprovevoli dal punto di vista etico. Accanto all’aspetto morale sussistono, pero’, anche delle concrete obiezioni di carattere economico.
L’Associazione degli agricoltori, come i gruppi ambientalisti, ha appoggiato il chiarimento normativo che e’ stato introdotto, altrimenti gli agricoltori – per poter utilizzare sementi o allevare animali protetti da brevetto – avrebbero dovuto probabilmente pagare delle royalty ai rispettivi titolari dei diritti.
Anche l’Associazione degli orticoltori tedeschi (Bdp) ha accolto con soddisfazione la legge. "In questo modo sia gli allevatori che gli agricoltori potranno ottenere una maggiore certezza giuridica", ha spiegato il presidente della stessa associazione Carl-Stephan Schaefer.
In Europa, tuttavia, le cose procedono diversamente. L’Ufficio europeo dei brevetti (Ueb) continua a rilasciare brevetti su animali e piante, anche se sviluppati in modo tradizionale, ovvero senza innovazioni tecnologiche.
L’Ueb, che ha recentemente concesso alla Monsanto il diritto di proprieta’ su una varieta’ di broccoli (…), ha complessivamente brevettato oltre 1000 animali e 2000 piante.
La Aigner vuole ora che anche a livello europeo le varieta’ animali e vegetali convenzionali rimangano (…) libere da royalty: nel Consiglio di amministrazione dell’Ueb sono rappresentati gli Stati membri, che potrebbero esercitare un’influenza sulla pratica del rilascio dei brevetti.
"Per il momento riteniamo che, per le aziende biotecnologiche, cio’ non produrra’ alcun cambiamento nella ricerca e nella pratica", ha dichiarato Ricardo Gent, amministratore delegato dell’Associazione dell’industria biotecnologica tedesca (Dib). Ma sarebbe stato meglio, ha aggiunto, che fosse stato lo stesso Ufficio brevetti a preoccuparsi di adottare un chiarimento in materia. (…) [Wolfgang Mulke, quotidiano – a cura di agra press (i)]

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