Buon Natale nella sua semplice grandiosità
Nell’uomo, capolavoro della Creazione, scorre un soffio di eternità. In fondo al suo cuore è deposta una fiamma che attende di ardere perché lo sguardo spossa illuminarsi e cogliere la bellezza e la totalità del vivere. Il bene si diffonde, il tempo e l’eternità si avvicinano, il frammento e l’infinito si incontrano, i beni materiali e i beni immateriali si mettono in dialogo. Dio, attraverso Gesù suo Figlio, ha accorciato le distanze, dando ai nostri giorni la direzione dell’eternità. Ha piantato la tenda in mezzo allo sterminato accampamento degli uomini per aiutare l’uomo a diventare più uomo, e perché in ogni anelito di vita ci sia la sua vicinanza. Un Dio cui piace sconfinare nella terra dell’uomo, un Dio sceso dal cielo per entrare nella fibra della carne umana, un Dio che chiede di scorrere dentro i torrenti della vita terrena per liberare, donare, amare. Con Gesù tutto cambia. La storia muta direzione, e ogni essere umano prende uno straordinario valore, e tutta l’umanità viene assunta e benedetta. Dio non è più da cercare ma da accogliere, perché si è fatto piccolo, mite, come un bambino, e in lui pulsa insieme il cuore di Dio e il cuore dell’uomo, per aiutarci a dilatare gli spazi della nostra umanità, rendendo più grande e gioioso il nostro vissuto quotidiano. Dio torna a scommettere sull’uomo perché ha una fiducia incrollabile in lui, e attende di essere riamato. E’ il Dio fonte di vite libere e desidera uomini inventori di strade che portino gli uni verso gli altri. Dio ha deciso di mettersi nelle mani prima di Maria, e ora nelle nostre mani. Dio è amore e l’amore è bisogno, e Dio chiede di essere amato dall’uomo. Gesù è venuto da lontano per essere più vicino a noi per salvare la scintilla di trascendenza che gli uomini portano dentro di sé, per darci la consapevolezza che siamo parte di qualcosa di grande. Buon Natale nella sua semplice grandiosità. Don Paolo Bonetti |