Cala la produzione di nocciole, no a limiti più bassi sulle aflatossine
Si è tenuta a Istanbul la riunione annuale prevista dal Trattato di cooperazione tra Ue e Turchia, durante la quale viene fatto il punto sulla situazione del mercato delle nocciole; la Turchia ne è infatti il più grande produttore mondiale (78%) e le sue esportazioni coprono oltre l’80% del fabbisogno dell’Unione (sono turche il 92% delle nocciole sgusciate e il 91,8% di quelle trasformate e semi-trasformate importate), influenzando fortemente i prezzi delle nocciole comunitarie. Alla riunione hanno partecipato, da parte turca, alti dirigenti del Sottosegretariato degli Affari Esteri e del Tesoro e dei Ministeri dell’Agricoltura, dell’Industria e Commercio, oltre ai rappresentanti del Turkish Grain Board (Tmo), della Associazione delle Cooperative Fiskobirlick e degli esportatori. Da parte Ue hanno partecipato rappresentanti della Direzione Generale dell’Agricoltura e della Sanità, del Copa Cogeca per i produttori di Italia, Spagna e Francia (anche quest’anno Coldiretti era l’unica organizzazione agricola presente per l’Italia); infine, erano presenti rappresentanti del commercio (Frucom) e dell’industria europea (Coabisco). I temi trattati hanno toccato diversi aspetti, suscitando speranze ma anche preoccupazioni. La campagna 2009/2010 si presenta con produzioni mondiali attese in calo (695.000 tonnellate di prodotto in guscio, pari ad un -36%) rispetto al 2008, in particolare la produzione turca farebbe segnare un -47% e anche la produzione italiana sarebbe inferiore allo scorso anno (-40%). Le positive attese per una riduzione della produzione e per un miglioramento delle condizioni di mercato, sono però condizionate dai livelli delle scorte turche. Nel Paese, in passato, l’attività di acquisto delle nocciole dai produttori (ad un prezzo stoccaggio e di immissione sul mercato veniva svolta dalla cooperativa Fiskobirlik, con il sostegno finanziario del governo. Nell’agosto 2006, a seguito di problemi finanziari, il Turkish Grain Board (Tmo) è stato autorizzato all’acquisto delle nocciole: tuttavia, questa autorizzazione è stata ritirata dal governo turco e il Tmo non potrà acquistare nocciole dai produttori finché non saranno smaltite le scorte, senza creare eccessi di offerta sul mercato (ad esempio, continuando ad avviare le nocciole alla trasformazione in olio). Il ritiro dell’autorizzazione all’acquisto mira a restituire il meccanismo di formazione dei prezzi alla legge della domanda e dell’offerta, eliminando il sostegno dei prezzi. La Turchia ha poi predisposto un nuovo sistema di sostegno che prevede aiuti alla superficie, fissando determinate condizioni di accesso (come definizione delle aree di produzione, autorizzazione a produrre, pendenza >6%, superficie minima 750 mq), mentre per incentivare l’abbandono nelle aree meno vocate è previsto un pagamento compensativo per due anni. L’obiettivo è ridurre gli attuali 640.000 ettari investiti a nocciolo in Turchia a circa 400.000, per cercare di trovare un equilibrio sul mercato, obiettivo auspicato anche da parte europea. Durante l’incontro, la Commissione Ue ha presentato lo stato dell’arte delle discussioni sull’intenzione di raddoppiare i limiti consentiti di aflatossine sulla frutta in guscio, attualmente previsti dalla normativa europea, per uniformarsi alle richieste dal Codex Alimentarius, in considerazione del parere positivo espresso dall’Efsa in tal senso. Coldiretti ha espresso contrarietà a questa proposta, che minaccia la salute dei consumatori e il reddito dei produttori che applicano tecniche agronomiche corrette: sulle 266 notifiche per aflatossine nel periodo 2006-2009, ben 143 (61,3%) sarebbero in regola con i nuovi limiti proposti. Evidentemente l’aumento della tolleranza serve solo ai commercianti e agli importatori, causando un problema per i produttori comunitari, che subiscono una concorrenza sleale da parte di Paesi terzi dove non solo non si applicano pratiche agronomiche corrette, ma si utilizzano fitofarmaci vietati dall’Unione. |
Utilizzando il sito, accetti l'utilizzo dei cookie da parte nostra. maggiori informazioni
Questo sito utilizza i cookie per fornire la migliore esperienza di navigazione possibile. Continuando a utilizzare questo sito senza modificare le impostazioni dei cookie o cliccando su "Accetta" permetti il loro utilizzo.