Cala la produzione di olio d’oliva (-5%) ma la qualità è salva
Cala la produzione di olio di oliva ma la qualità è salva. L’analisi viene dalla Coldiretti sulla base delle previsioni di Ismea relative alla campagna in corso, dalla quale ci si attende un raccolto di circa 502.000 tonnellate, il 5 per cento in meno rispetto allo scorso anno. Il caldo e la siccità hanno ostacolato lo sviluppo di alcuni patogeni dell’olivo, come la mosca, favorendo implicitamente la qualità. Ma in molte zone, soprattutto in quelle aree dove non si è potuto intervenire con irrigazioni di soccorso, il caldo ha anche causato fenomeni di caduta dei frutti in fase di maturazione. Il quadro produttivo, a livello territoriale, rivela situazioni differenziate, con risultati migliori nelle regioni del Mezzogiorno. In controtendenza rispetto al dato complessivo di previsione, le stime Ismea segnalano incrementi produttivi in due importanti poli del Sud, rappresentati da Calabria (+4%) e Sicilia (+10%). E anche in Puglia, che per volumi è seconda solo alla Calabria, le previsioni indicano una riconferma dei livelli produttivi del 2010. L’Italia, ricorda Coldiretti, è il secondo produttore mondiale di olio di oliva con circa 250 milioni di piante e una produzione di oltre mezzo milione di tonnellate e può contare su 40 oli extravergine d’oliva: Dop/Igp. Il fatturato del settore è stimato in 2 miliardi di euro con un impiego di manodopera per 50 milioni di giornate lavorative. Il consumo nazionale è di circa 14 chili a testa. |
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