Calano i prezzi agricoli, male i cereali
Calano i prezzi agricoli. Secondo l’indice Ismea relativo al mese di novembre, le quotazioni hanno perso il 3,6 per cento rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Un risultato determinato soprattutto dai seminativi, con i cereali che incassano un diminuzione del 19,9 per cento. Male anche i semi oleosi (-16,2 per cento), il vino e la frutta. Segno positivo per tabacco (+35,8 per cento) e ortaggi, mentre è stabile l’olio d’oliva. Fra i prodotti zootecnici buone notizie sul fronte del latte e derivati, che guadagnano il 5,1 per cento, la carne suina e i salumi (+11,2 per cento) e i conigli. Giù le quotazioni di uova (-8 per cento), ovini (-7,1 per cento), carne bovina e avicoli. Buone notizie arrivano, invece, dai costi che a settembre fanno registrare una sia pur debole diminuzione (-0,3 per cento). I cali maggiori riguardano i prezzi di orzo e cruscami (-18,8 per cento), mangimi (-5,3 per cento), fosfatici (-3 per cento), |
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