il Punto Coldiretti

Campagna cerealicola: leggero calo per il grano, -10% mais

Dal grano al mais, prevale il segno negativo nel bilancio della campagna cerealicola 2013. E’ quanto emerge da un’analisi di Coldiretti sulla base dei dati emersi nel corso dell’incontro annuale di filiera. Secondo i numeri, la produzione 2013 di grano duro ammonta a poco più di 4 milioni di tonnellate, quasi il 3 per cento in meno rispetto alla precedente campagna, per una resa media di 3,3 tonnellate ad ettaro. A livello territoriale, spicca la netta diminuzione registrata nelle regioni del Centro Italia (-27 per cento) e al Nord (-16 per cento), o compensate però dal + 11 per cento registrato nel Meridione, dove si coltivano quasi i tre quarti del totale. Sul fronte del mercato si prevede un aumento delle importazioni (+6 per cento) ed esportazioni  quasi stabili.

Segno negativo anche per quanto riguarda il grano tenero, che con i 3,4 milioni di tonnellate raccolti perde il 2 per cento nel confronto con l’anno precedente. Un risultato determinato dal forte calo registrato al Centro (-15 per cento), a fronte dell’aumento sia nelle regioni settentrionali (+8 per cento) che al Sud (+4 per cento). Importazioni (-1 per cento) ed esportazioni (2 per cento) sono quasi invariate rispetto alla precedente campagna.

Annata nera, invece, per l’orzo che con le sue 684mila tonnellate raccolte fa segnare un autentico crollo (-27 per cento) rispetto al 2012, frutto comunque del consistente calo delle superfici seminate (-22 per cento). Al Nord la produzione si è praticamente dimezzata, ma non è andata molto meglio nel resto del Paese, con un -18 per cento nel Meridione e un -8 per cento nelle regioni centrali. Ovvia la crescita delle importazioni: +22 per cento.  Discorso pressoché identico per l’avena, con un calo del 22 per cento e una produzione di 227mila tonnellate, mentre la segale perde addirittura il 74 per cento della produzione, completando il crollo dei cosiddetti cereali minori.

Male pure la produzione di mais, con un raccolto di 7,1 milioni di tonnellate, 700mila in meno dello scorso anno (-10 per cento). Segno negativo su tutti i campi del Paese, a partire dal Nord (-10 per cento) dove si produce il 90 per cento del mais nazionale, fino al Centro e al Sud, rispettivamente con -25 per cento e -1 per cento. Anche qui si registrato un aumento delle importazioni  (+18 per cento).

Il primo segno positivo viene, invece, dal sorgo, con 232mila tonnellate e un + 47 per cento determinato soprattutto dai raccolti del Settentrione che consente di abbattere della stessa percentuale gli arrivi dall’estero. Ottima annata pure per il girasole. Il raccolto è cresciuto del 20 per cento rispetto allo scorso anno, attestandosi a quota 223mila tonnellate. Bene anche la soia, con una produzione di 700mila tonnellate, e la colza.

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