Carne trattata agli ormoni: l’OMC si esprime contro le ritorsioni di Stati Uniti e Canada
Un gruppo speciale, istituito in seno dell’Organizzazione mondiale del commercio (OMC), ha formulato una sentenza contraria alle sanzioni imposte dagli Stati Uniti ed il Canada sulle esportazioni europee, in ritorsione alle restrizioni applicate dall’UE sulle importazioni di carne trattata agli ormoni. L’UE aveva criticato il fatto che, il Canada e gli Stati Uniti, mantengono unilateralmente queste misure benché l’Unione abbia proceduto nel frattempo ad una nuova valutazione scientifica dei rischi, volta a dimostrare che la carne trattata agli ormoni presentava dei rischi inaccettabili. La relazione di questo gruppo speciale, pubblicata il 31 marzo scorso, conferma che gli Stati Uniti ed il Canada hanno stabilito delle misure in violazione delle norme dell’OMC. In conseguenza di ciò, l’UE chiede loro di rimuovere le misure di ritorsione. Il gruppo speciale in pratica ha constatato che gli Stati Uniti ed il Canada hanno mantenuto le misure di ritorsione benché l’Unione abbia adottato nuove norme sulle importazioni di carne trattata agli ormoni, in risposta alle precedenti accuse di questi due paesi. Nonostante queste nuove norme, gli Stati Uniti ed il Canada hanno deciso unilateralmente di mantenere le loro sanzioni senza consultare l’OMC, in merito alla legalità delle norme comunitarie. Pertanto, il gruppo speciale concorda con l’Unione europea che si tratta di un’evidente infrazione alla regolamentazione dell’OMC e conseguentemente gli USA dovranno rivedere le misure adottate. L’Unione europea vieta l’utilizzo degli ormoni per la crescita e l’importazione di carne trattata agli ormoni, dall’inizio degli anni 1980 e conseguentemente, nel 1996, il Canada e gli Stati Uniti hanno avviato un ricorso presso l’OMC contro questo divieto non discriminatorio, ritenendolo non compatibile con le norme dell’OMC. In un primo tempo, nel 1998, l’organo d’appello dell’OMC ha affermato che la regolamentazione dell’UE non era compatibile con alcune disposizioni dell’accordo all’OMC sulle misure sanitarie e fitosanitarie a causa del fatto che le valutazioni scientifiche dei rischi, a sostegno delle restrizioni comunitarie, non erano sufficientemente precise. Questo ha permesso agli Stati Uniti ed il Canada di applicare sanzioni contro l’UE, quali dazi doganali su una serie di prodotti agricoli ed ad alcuni prodotti manifatturieri a partire dall’estate 1999. Il 14 ottobre 2003 l’UE ha adottato una nuova direttiva con una base scientifica solida, che legittima le restrizioni comunitarie all’utilizzo di ormoni nell’allevamento del bestiame e il divieto all’importazione di carne trattata agli ormoni. Nel successivo novembre 2003 l’UE ha notificato le sue nuove misure all’OMC e immediatamente gli Stati Uniti ed il Canada hanno respinto le prove fornite dall’Unione e mantenuto le loro sanzioni. Al seguito, su richiesta dell’UE, sono stati creati due gruppi speciali all’OMC incaricati a valutare l’affare “Stati Uniti/Canada mantenimento della sospensione di obblighi nella vertenza CE-Ormoni”. |
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