il Punto Coldiretti

Castagne, in Commissione Agricoltura il piano Coldiretti per il rilancio del settore

Coldiretti è stata ascoltata dalla Commissione Agricoltura della Camera dei Deputati sul tema della salvaguardia e del rilancio della coltura del castagno, settore che vanta una rilevanza economica e sociale notevole in molte aree collinari e montane del nostro Paese. Un ruolo fondamentale, non solo per la produzione dei frutti, tutelata anche da numerose denominazioni di origine, e del legname, ma anche per il presidio del territorio e la salvaguardia dell’assetto ambientale e idrogeologico, senza dimenticare il fatto che la castanicoltura rappresenta la memoria fisica di un tempo in cui non ci si poteva permettere il pane.

Rimarcando tutti questi aspetti, Coldiretti ha dato atto al Ministero delle Politiche Agricole di aver costituito un Tavolo castanicolo che sta portando a termine un importante lavoro attuazione del  piano di settore triennale che scade con l’anno in corso e che dovrà essere adeguatamente aggiornato e rifinanziato.

Attraverso questo piano e le risorse rese disponibili, sono state iniziate importanti attività di lotta al cinipide che potranno dare importanti risultati nei prossimi anni. E’ stato inoltre impostato un progetto di ricerca, Castanea, non finanziato per mancanza di risorse, importante per definire un percorso di coesistenza dell’attività di lotta biologica al cinipide con la necessità di lotta alle altre avversità del castagno. Per il futuro del settore è importante che siano trovate le risorse per finanziare questo progetto.

Tra le priorità per il settore, Coldiretti ha ricordato come sia necessario dare continuità al piano di lotta al cinipide del castagno, coordinato a livello nazionale. Al fine di rendere più efficace tale azione, occorre sostenere concretamente la lotta biologica, in particolare completando i lanci di Torymus sinensis.

Ma serve anche il rafforzamento delle misure fitosanitarie nazionali, per evitare il verificarsi, ormai troppo frequente, di introduzione nel nostro Paese di insetti e malattie pericolose per le nostre produzioni (dal cinipide del castagno, al punteruolo rosso delle palme, alla diabrotica del mais o alla tristezza degli agrumi). Occorre poi predisporre strumenti legislativi a livello nazionale adeguati a risarcire i gravi danni subiti dai produttori a causa di questo parassita, non solo per l’applicazione delle misure di lotta obbligatoria, ma anche per la conseguente perdita di prodotto per alcuni anni.

Occorre inoltre rivedere i codici della nomenclatura doganale per rendere più leggibile il flusso di dati import/export con riferimento anche a prodotti diversi da Castanea sativa (es. Castanea mollissima) e a semilavorati e lavorati. In merito alle proposte di legge per la salvaguardia ed il recupero dei castagneti, Coldiretti ritiene che siano da definire i beneficiari in modo più puntuale, individuandoli tra i soggetti che operano professionalmente nel settore, in coerenza con la posizione presa per la riforma della Pac, stimolando anche le pubbliche amministrazioni a concedere i terreni demaniali in concessione o in affitto oppure alienandoli alle imprese agricole con priorità per i giovani.

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