il Punto Coldiretti

Censimento Istat, diminuiscono le aziende ma la superficie agricola rimane stabile

Diminuiscono le aziende ma “tiene” la superficie agricola e aumenta quella media aziendale. E’ la fotografia dell’agricoltura italiana scattata dal VI Censimento Istat 2010. Secondo i dati, in dieci anni le aziende agricole operanti in Italia sono diminuite del 32,2%, attestandosi a 1.630.420 unità rispetto alle precedenti 2.405.453.

La superificie agricola utilizzata è però rimasta sostanzialmente identica: da 13,1 milioni di ettari a 12,9, con una diminuzione del 2,3%. Non a caso la dimensione media aziendale è passata da 5,5 ettari a 7,9 ettari, con un incremento netto del 44,4%. Ma non c’è solo questo dato a dare la cifra di una sempre maggiore  dell’attività agricola.

“E’ il frutto – secondo la Coldiretti – di una riorganizzazione del sistema imprenditoriale fisiologica che ha determinato l’uscita delle aziende marginali ma ha intaccato appena la superficie agricola utilizzata in Italia. Negli ultimi dieci anni sono inoltre più che raddoppiati i laureati alla guida delle imprese agricole a conferma di un processo di professionalizzazione che ha riguardato anche la straordinaria crescita degli agricoltori impegnati in attività multifunzionali di trasformazione e vendita di prodotti e nell’offerta di servizi innovativi”.

I nuovi dati del censimento arrivano a dieci anni esatti dall’approvazione della legge di orientamento (la numero 228 del 18 maggio 2001) fortemente sostenuta dalla Coldiretti che ha allargato i confini dell’attività agricola e ha di fatto rivoluzionato l’attività d’impresa nelle campagne italiane aprendo nuove opportunità occupazionali. Gli imprenditori agricoli oggi si possono occupare di attività che vanno dalla trasformazione aziendale dei prodotti alla loro vendita in azienda o nei mercati degli agricoltori (è nata la prima rete di vendita diretta gestita dagli agricoltori), ma anche della fornitura di servizi a privati e alla pubblica amministrazione.

Secondo i dati del Censimento, oltre la metà delle aziende è concentrata in cinque regioni: in testa la Puglia con oltre 275mila, seguita dalla Sicilia (219mila), Calabria (138mila), Campania (137mila) e Veneto (121mila). In queste regioni opera il 54,6% delle aziende agricole italiane.

In crescita la “quota rosa” dell’imprenditoria agricola, che passa dal 30,4% al 33,3%. Da sottolineare, infine, che la diminuzione nel decennio delle aziende a conduzione femminile è minore rispetto alla flessione registrata da quelle a conduzione maschile (-29,6% contro -38,6%).

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