il Punto Coldiretti

Censis, per l’85% degli italiani la spesa è sotto casa

Oltre l’85 per cento degli italiani continua a fare la spesa alimentare quotidiana sottocasa, frequentemente nei piccoli negozi di quartiere che svolgono un rilevante ruolo sociale nei confronti dei cittadini. E’ una delle indicazioni emerse dal rapporto Coldiretti/Censis “Crisi: vivere insieme, vivere meglio” dal quale si evidenzia che proprio la spesa è l’attività svolta dal maggior numero di persone nel raggio di 15-20 minuti a piedi dalla propria residenza.

Il desiderio di costruire rapporti umani e di condividere paure, desideri e speranze sono più importanti del conto economico per un grande numero di cittadini. Un ruolo importante, in tutto ciò, viene svolto dalla crescente presenza di mercati degli agricoltori e di Botteghe di Campagna Amica dove si crea un rapporto di confidenza e fiducia tra produttori e cittadini, fondato su uno scambio reale di prodotti e di esperienze.

A livello più generale, la crisi ha attivato la rete di protezione familiare caratteristica dell’identità nazionale con quasi un terzo degli italiani (31 per cento) che abita con la propria mamma, mentre ben il 42,3 per cento ce l’ha ad un massimo di trenta minuti dalla sua abitazione. La solidità dei legami familiari è confermata dal fatto che vive insieme con il padre oltre il 30 per cento, mentre oltre il 40 per cento vive ad un massimo di trenta minuti a piedi dalla sua abitazione.

In sostanza l’evoluzione delle funzioni socioeconomiche, con il passaggio alla famiglia soggetto di welfare che opera come provider di servizi e tutele per i membri che ne hanno bisogno, spiega anche la tendenza a ricompattare, in termini di distanza dalle rispettive abitazioni, i vari componenti, anche quando non coabitano.

“Spesso la struttura della famiglia italiana in generale, e di quella agricola in particolare, viene considerata superata mentre si è dimostrata, nei fatti, fondamentale per non far sprofondare nelle difficoltà della crisi moltissimi cittadini”, ha affermato il presidente della Coldiretti Sergio Marini nel sottolineare che “la solidarietà tra generazioni sulla quale si fonda l’impresa familiare è un modello vincente per vivere e stare bene insieme e non un segnale di arretratezza sociale e culturale come molti si ostinano ad affermare”.

Ma la ricerca Censis-Coldiretti offre anche altri spaccati interessanti sulla società italiana e il suo rapporto con il cibo. Con la crisi, i cittadini riscoprono in piacere di stare a casa e di preparare gustosi menu per parenti e amici soprattutto nei giorni festivi durante i quali si raggiunge il record di oltre un’ora davanti ai fornelli (69 minuti). Ventuno milioni di italiani preparano addirittura alimenti in casa come yogurt, pane, gelato o conserve; di questi oltre 11,2 milioni di persone lo fanno regolarmente.

Oltre il 29 per cento dei cittadini dichiara poi di fare ricerche sul web per confrontare prezzi, qualità dei cibi, con una tendenza a formare community, aggregati di individui uniti da interessi, passioni, valori comuni. Per il 57 per cento degli italiani, inoltre, la distintività del proprio territorio regionale risiede nel cibo e nel vino e in generale nel patrimonio enogastronomico.

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