Come cambia la Condizionalità nell’Health check della PAC
Fra qualche giorno il Ministero delle politiche agricole darà il via libera agli impegni della condizionalità 2009 della PAC, tra le buone condizioni agronomiche e ambientali rientrerà, per la prima volta, la cura dei vigneti. La condizionalità è una delle novità più importanti e qualificanti della riforma della PAC del 2003. Essa costituisce l’insieme degli impegni che l’agricoltore deve rispettare per poter beneficiare degli aiuti e che riguardano il rispetto di standard ambientali, di sicurezza alimentare, di salute e benessere degli animali (criteri di gestione obbligatori in materia di ambiente – CGA e buone condizioni agronomiche ambientali – BCAA). In caso di inadempienza degli agricoltori, gli aiuti della PAC vengono ridotti. Le norme della condizionalità sono un settore in naturale evoluzione, già nell’attuale fase di applicazione. In particolare l’Health check – la verifica dello stato di salute della PAC e che sarà discussa nel Consiglio del 19 novembre prossimo, propone diverse novità e modifiche al regime della condizionalità. L’applicazione della condizionalità è rafforzata ed integrata dalla politica per lo sviluppo rurale, che prevede incentivi per gli agricoltori che assumono volontariamente impegni che vanno al di là delle norme obbligatorie fissate dalla normativa comunitaria (CGA e BCAA): L’intento della Commissione, all’interno delle proposte, è di semplificare il regime della condizionalità, eliminando gli impegni che vanno oltre la sfera della “normale” responsabilità dell’agricoltore. Fra le proposte vi è la previsione di nuovi requisiti per salvaguardare i benefici ambientali del regime della messa a riposo e per migliorare la gestione idrica. La Commissione propone di integrare il mantenimento degli elementi caratteristici del paesaggio (siepi, stagni, fossi, alberi in filari, in gruppo o isolati e margini dei campi margini di campo, ecc..) per contribuire ad assicurare il mantenimento minimo ed evitare il deterioramento degli habitat naturali. Nel quadro delle nuove sfide che la politica di sviluppo rurale sarà chiamata ad affrontare in futuro, si propone infine di introdurre un nuovo obiettivo finalizzato alla protezione e gestione delle risorse idriche e, in particolare, per proteggere la acque dai rischi di inquinamento e per razionalizzare l’utilizzo delle risorse idriche. Le misure che si propone di implementare per perseguire questo obiettivo sono l’introduzione di fasce tampone lungo i corsi d’acqua ed il rispetto delle procedure di autorizzazione per l’utilizzo delle acque ai fini di irrigazione. L’iter delle modifiche è comunque ancora lungo, perché oltre che dover essere approvate dall’Unione europea le modifiche dovranno essere recepite da un apposito decreto ministeriale e dalle varie delibere regionali sulla condizionalità. |
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