Con la crisi gli allevatori fanno lo sciopero del prosciutto
Ma come si è arrivati a questo punto? La crisi, che dal 2002 sembra non voler abbandonare il settore, rischia ormai di far saltare la filiera agroindustriale dei prosciutti più famosi del mondo. Aumenti fino al 30% dei costi di cereali e oleaginose (principali componenti della dieta alimentare dei suini), rincari delle fonti energetiche, investimenti nelle strutture e nei mezzi aziendali per ottemperare agli obblighi comunitari. Con queste premesse diventa difficile pensare di produrre suini Dop a 1,10 euro al chilo. Paradossalmente, il prezzo al consumo non scende e il pericolo di non riuscire a mantenere gli standard qualitativi del prodotto agricolo di base deve essere assolutamente scongiurato. Altrimenti si apre inevitabilmente la strada a pratiche comuni all’estero, come quelle di Olanda e Danimarca, che alimentano il bestiame con sottoprodotti. |
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