Con l’ortofrutta di importazione cresce il rischio ingresso di organismi nocivi
Nella Relazione annuale di Europhyt 2013, il sistema comunitario di notifica fitosanitaria che opera nei 28 stati membri Ue più la Svizzera, emerge come siano state intercettate ben 6.957 partite di materiali vegetali (piante, parti di piante, prodotti ortofrutticoli e materiali di imballaggio in legno), il 95 per cento provenienti da Paesi non-Ue, che non rispettavano le normative fitosanitarie comunitarie, circa il 18 per cento in più rispetto al 2012. In 2.483 partite, poco meno di un terzo dei casi, sono stati trovati insetti, funghi, batteri o virus. I prodotti ortofrutticoli rientrano tra le categorie con il più alto numero di partite intercettate, in particolare mango, zucca, basilico, melanzana, guava e peperone, provenienti da India, Pakistan, Ghana, Repubblica Dominicana, Cambogia, Sri Lanka, Kenya e Bangladesh. Inoltre, sono state registrate oltre 2.000 intercettazioni di materiale da imballaggio in legno, provenienti soprattutto da Russia, Cina, Stati Uniti, Bielorussia e India, anche in questo caso non in regola con le norme comunitarie. Partite da paesi terzi intercettate per mancato rispetto delle norme fitosanitarie comunitarie (6.639)
Partite da paesi terzi intercettate per presenza di organismi nocivi (2.483)
Organismi nocivi intercettati
Fonte: Europhyt, elaborazione Coldiretti
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