Continua la corsa del gasolio agricolo, bruciati in un anno 330 milioni
In un anno l’aumento del prezzo del gasolio destinato all’attività agricola è costato circa 330 milioni di euro nelle campagne italiane. L’analisi viene dalla Coldiretti sulla base degli ultimi dati sulle quotazioni dei prodotti petroliferi delle camere di commercio. Rispetto al 2011, il mese di marzo appena trascorso ha visto un incremento del 44 per cento del prezzo del gasolio, passato da 0,74 euro al litro a 1,07 euro al litro. Considerato che ogni anno si consumano circa 2 miliardi di chili di carburante agricolo, le imprese hanno sborsato in più 330 milioni, che vanno ad aggiungersi ai contemporanei rincari verificatisi un po’ su tutti i mezzi di produzione. Secondo un’analisi di Coldiretti, per arare un terreno di otto ettari (la superficie media aziendale secondo l’Istat) un agricoltore italiano spende oggi circa 160 euro in più rispetto allo stesso periodo del 2011. Per trebbiare o spandere il letame l’aggravio di costi sarà di 105 euro. Oltre all’aumento dei costi per il movimento delle macchine come i trattori, in agricoltura il caro petrolio colpisce soprattutto le attività agricole che utilizzano il carburante per il riscaldamento delle serre (fiori, ortaggi e funghi), di locali come le stalle, ma anche per l’essiccazione dei foraggi destinati all’alimentazione degli animali. |
Utilizzando il sito, accetti l'utilizzo dei cookie da parte nostra. maggiori informazioni
Questo sito utilizza i cookie per fornire la migliore esperienza di navigazione possibile. Continuando a utilizzare questo sito senza modificare le impostazioni dei cookie o cliccando su "Accetta" permetti il loro utilizzo.