Contratti di filiera e di distretto, domande al via dal primo aprile
Negli ultimi giorni del 2012 il Ministero delle Politiche agricole ha emanato le istruzioni per la presentazione dei contratti di filiera e di distretto, in modo da evitare il disimpegno delle risorse disponibili che ammontano in totale a 140/145 milioni di euro (derivanti per 100 milioni dalla Cassa depositi e prestiti-Cdp più 40/45 milioni dall’Istituto di sviluppo agroalimentare-Isa). Le domande dovranno essere presentate, secondo la modalità “a sportello” a partire dal 1° aprile 2013. Sostanzialmente si prevedono due modalità d’intervento: una per gli investimenti materiali, con il 50% di finanziamento agevolato della Cdp e il restante 50% finanziamento banca ordinaria; una per gli investimenti immateriali, con il finanziamento erogato dall’Isa (90% agevolato e 10% banca ordinaria). Per mantenere un certo equilibrio si prevede che ogni contratto debba avere almeno il 50% di investimenti materiali. L’importo minimo dei contratti è compreso tra 5 e 50 milioni. Nel caso in cui la proposta di contratto sia riferita a più imprese e a più iniziative, l’importo degli investimenti di ogni singolo beneficiario deve essere superiore a 400 mila euro. La durata del finanziamento agevolato va da 6 a 15 anni; il preammortamento massimo è di 4 anni (come la durata investimenti), il tasso è dello 0,50%. Ecco una breve sintesi esplicativa dei due tipi di contratto che possono essere finanziati e delle tipologie di soggetti proponenti. Contratto di filiera: stipulato tra i soggetti della filiera agroalimentare e/o agroenergetica e il Mipaaf, finalizzato alla realizzazione di un programma di investimenti integrato a carattere interprofessionale ed avente rilevanza nazionale che, partendo dalla produzione agricola, si sviluppi nei diversi segmenti della filiera agroalimentare e agroenergetica in un ambito territoriale multiregionale Contratto di distretto: contratto promosso dal Mipaaf con i soggetti che, in base alla normativa regionale, rappresentano i distretti di cui all’articolo 13 del decreto legislativo 18 maggio 2001, n. 228, finalizzato a rafforzare lo sviluppo economico e sociale dei distretti stessi. I soggetti proponenti possono essere: cooperative agricole a mutualità prevalente e loro consorzi, consorzi di piccole e medie imprese, che operano nel settore agricolo, agroalimentare e agroenergetico; società costituite tra soggetti che esercitano l’attività agricola e le imprese commerciali e/o industriali e/o addette alla distribuzione, purché almeno il 51% del capitale sociale sia posseduto da imprenditori agricoli, cooperative agricole a mutualità prevalente e loro consorzi o da organizzazioni di produttori riconosciute ai sensi della normativa vigente; associazioni temporanee di impresa tra i soggetti beneficiari, già costituite all’atto della presentazione della domanda di accesso; rappresentanze di distretti rurali e agro-alimentari di cui all’articolo 13 del decreto legislativo 18 maggio 2001, n. 228, individuati dalle regioni. |
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