Crolla la produzione di grano in Francia, allarme siccità in tutta Europa
Crolla la produzione di grano in Francia. La Agritel, la società transalpina specializzata nelle analisi di mercato in agricoltura, ha previsto un calo dell’11% rispetto allo scorso anno per quanto riguarda il frumento tenero. Una situazione causata dalla siccità che sta interessando tutta l’Europa centrale e che sta costringendo gli analisti a rivedere le stime produttive, sino a ieri date un po’ ovunque in aumento, anche in considerazione del fatto che il paese transalpino è il primo produttore comunitario di cereali. Non va meglio in Germania. In quello che è il secondo paese cerealicolo dell’Unione, l’assenza di pioggia potrebbe portare a una diminuzione del 7% circa, secondo i dati dell’Associazione delle Cooperative Agricole. Ma le condizioni meteo che in questo avvio di 2011 hanno visto un calo netto delle precipitazioni (-40% tra febbraio e aprile) stanno facendo sentire i propri effetti anche su altri paesi, a cominciare da Gran Bretagna e Polonia, gli altri due grandi produttori che potrebbero veder svuotare i propri granai. La situazione, soprattutto se dovesse perdurare nelle condizioni attuali, rischia di portare a un generale ribasso delle previsioni produttive mondiali di frumento, che il Dipartimento dell’agricoltura degli Stati Uniti, l’Usda, ha inizialmente indicato in 670 milioni di tonnellate. Tra l’altro l’incertezza sull’evoluzione delle condizioni del tempo sta interessando anche i campi americani. A complicare ulteriormente le cose, il fatto che le previsioni del tempo non indicano grossi mutamenti almeno fino a giugno, quando lo stato vegetativo delle piante potrebbe risultare definitivamente compromesso. D’altro canto, un’improvvisa inversione di tendenza e l’arrivo della sospirata pioggia potrebbe cambiare gli scenari. E’ l’Italia? Nel mese di aprile la situazione nel Nord del Paese è stata praticamente identica a quella registrata nel resto dell’Europa. Secondo un’elaborazione Coldiretti su dati Isac – Cnr, è caduto addirittura dal 75 per cento al 100 per cento di pioggia in meno, mentre le temperature sono state superiori alla media dai 2 ai 4,5 gradi centigradi. Alcuni giorni di maltempo registrati maggio hanno portato un minimo di sollievo alle colture, ma ancora insufficiente a scongiurare il rischio siccità. Determinanti per le sorti delle produzioni cerealicole saranno le prossime settimane. |
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