Dai giovani imprenditori agricoli investimenti per 4 miliardi di euro
Ammonta a 4 miliardi il valore degli investimenti nelle aziende condotte dai giovani imprenditori agricoli italiani nel periodo di programmazione 2007-2013. Lo ha reso noto il Delegato nazionale dei giovani della Coldiretti Vittorio Sangiorgio nel corso dell’Assemblea partecipata da duemila imprenditori agricoli under 30 provenienti da tutte le regioni italiane. Dallo studio Swg/Coldiretti Giovani Impresa emerge che in agricoltura solo il 3 per cento delle imprese agricole italiane è condotto da giovani con meno di 35 anni che però sono alla guida delle aziende più innovative, che offrono maggiore occupazione e garantiscono maggiori livelli reddito. In Italia operano 49mila giovani imprenditori, un numero in assoluto tra i più alti in Europa, che nelle proprie aziende producono un reddito del 40 per cento superiore a quello medio del settore. La crisi, secondo Swg/Coldiretti Giovani Impresa, non ha fermato la volontà di crescita delle giovani imprese agricole che, anche in questa congiuntura non favorevole, per il 78 per cento ha realizzato investimenti per l’espansione dell’attività o il miglioramento della qualità dei prodotti. Le giovani imprese agricole si caratterizzano per un maggior grado di diversificazione produttiva (31 per cento dei giovani a fronte di una media del 27 per cento), una maggiore capacità di innovare il marketing mix con ben l’87,5 per cento dei giovani che vende direttamente e il 22 per cento che rifornisce i gruppi di acquisto solidali (GAS). I giovani partecipano al progetto della Coldiretti per una filiera agricola tutta italiana gestendo ad esempio il 30 per cento della più grande rete europea della vendita diretta di Campagna Amica. A frenare gli entusiasmi dei tanti giovani che vorrebbero trovare occasioni di lavoro in campagna ci sono i tanti ostacoli all’ingresso, dal costo dei terreni al credito, ma anche la volatilità dei prezzi che impedisce la programmazione perché un giovane, più degli altri, ha bisogno di prospettive di lungo periodo per la propria impresa e queste si possono offrire solo se sarà fatta giustizia dei furti che ha subito in questi anni l’agricoltura italiana. Si tratta da una parte del furto di identità e di immagine che vede sfacciatamente immesso in commercio cibo proveniente da chissà quale parte del mondo come italiano; dall’altra del furto di valore aggiunto che vede sottopagati i prodotti agricoli senza alcun beneficio per i consumatori. Per questo il progetto per una filiera agricola tutta italiana della Coldiretti guarda ai giovani. L’obiettivo è quello di tagliare le intermediazioni e arrivare ad offrire, attraverso la rete di Consorzi Agrari, cooperative, farmers market, agriturismi e imprese agricole, prodotti alimentari al cento per cento italiani firmati dagli agricoltori al giusto prezzo. Grazie alla filiera agricola tutta italiana, e in particolar modo a CreditAgri Italia, il consorzio fidi nazionale promosso dalla Coldiretti, si è messo in piedi un sistema di credito per giovani che pensa in maniera reale ed efficace al ricambio generazionale, valorizzando le idee e non misurando la capacità patrimoniale, che per ragioni oggettive non può appartenere ai giovani. |
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