Dal Papa stop agli ogm, soddisfatta la Coldiretti
La tecnica degli ogm rischia di rovinare i piccoli coltivatori e di sopprimere le loro semine tradizionali rendendoli dipendenti dalle società produttrici. Lo afferma l’Instrumentum Laboris per il prossimo Sinodo Africano, consegnato dal Papa al termine della grande messa allo stadio di Yaoundè. "I lavoratori agricoli sui quali si basa gran parte dell’economia africana sono vittime di ingiustizia nella commercializzazione dei loro prodotti, spesso pagati a prezzi molto bassi, fissati, paradossalmente, in alcune regioni, dagli stessi acquirenti. La popolazione – si legge nel documento sinodale – già sfavorita non fa altro che diventare sempre più povera. La campagna di semina di organismi geneticamente modificati (Ogm), che pretende di assicurare la sicurezza alimentare, non deve far ignorare i veri problemi degli agricoltori: la mancanza di terra arabile, di acqua ed energia, di accesso al credito, di formazione agricola, di mercati locali, infrastrutture stradali, ecc. Questa tecnica rischia di rovinare i piccoli coltivatori e di sopprimere le loro semine tradizionali rendendoli dipendenti dalle società produttrici di Ogm". "Il documento consegnato dal Santo Padre ci conforta a proseguire con determinazione sulla strada che abbiamo da tempo intrapreso per una agricoltura legata al territorio e senza ogm – ha commentato il presidente della Coldiretti Sergio Marini -. Abbiamo difeso e continueremo a difendere con ancora piu’ decisione l’agricoltura italiana dalla contaminazione degli organismi geneticamente modificati per proteggere i valori distintivi del territorio e della biodiversità minacciati dall’omologazione". |
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