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Dalla Nuova Sabatini fondi per le Pmi, scattate le domande

Sono stati aperti i termini per la presentazione delle domande relative lo strumento agevolativo “Beni strumentali – Nuova Sabatini” predisposto dal Ministero dello Sviluppo economico al fine di accrescere la competitività del sistema produttivo del Paese e migliorare l’accesso al credito delle micro, piccole e medie imprese (Pmi) per l’acquisto di nuovi macchinari, impianti e attrezzature. È prevista un’agevolazione nella forma di un contributo in conto impianti in misura pari al valore degli interessi calcolati, in via convenzionale, su un finanziamento della durata di cinque anni e di importo pari all’investimento, al tasso d’interesse del 2,75 per cento per cinque anni.

Le domande possono essere presentate, a partire dal 2 maggio 2016 e sino all’esaurimento delle risorse finanziarie disponibili. Il contributo sotto forma di finanziamento bancario o in leasing finanziario deve essere deliberato entro il 31 dicembre 2016 da una banca/intermediario finanziario aderente alla convenzione. La concessione del finanziamento può essere assistita dalla garanzia del “Fondo di garanzia” nella misura massima dell’80% dell’ammontare del finanziamento.

Il finanziamento è concesso a copertura degli investimenti e fino al 100 % degli stessi con una durata massima di cinque anni. L’importo del finanziamento deve essere compreso, per ciascuna impresa beneficiaria, tra 20 mila € e 2 milioni di €, anche se frazionato in più iniziative di acquisto.

Sono ammissibili le spese riguardanti l’acquisto, o l’acquisizione nel caso di operazioni di leasing finanziario di macchinari, impianti, beni strumentali di impresa, attrezzature nuovi di fabbrica ad uso produttivo e hardware, nonché di software e tecnologie digitali, destinati a strutture produttive già esistenti o da impiantare, ovunque localizzate nel territorio nazionale.

I beni oggetto di agevolazione devono essere ad uso produttivo, correlati all’attività svolta dall’impresa  ed essere ubicati presso l’unità locale dell’impresa in cui è realizzato l’investimento. Possono beneficiare delle agevolazioni le Pmi (comprese quelle operati nel settore agricolo) che alla data di presentazione della domanda hanno una sede operativa in Italia e sono regolarmente costituite ed iscritte nel Registro delle imprese, ovvero nel Registro delle imprese di pesca.

Per le imprese operanti nei settori agricolo, forestale e zone rurali, gli aiuti possono riguardare gli investimenti materiali o immateriali nelle aziende o aiuti agli investimenti nel settore della trasformazione di prodotti agricoli e della commercializzazione di prodotti agricoli. Per le imprese operanti nel settore della produzione, trasformazione e commercializzazione dei prodotti della pesca e dell’acquacoltura, gli investimenti riguardano: aiuti volti a migliorare l’efficienza energetica e a mitigare gli effetti dei cambiamenti climatici; aiuti per i porti di pesca, i luoghi di sbarco, le sale per la vendita all’asta e i ripari di pesca; aiuti per gli investimenti produttivi nel settore dell’acquacoltura, aiuti alle misure di commercializzazione e aiuti alla trasformazione dei prodotti della pesca e dell’acquacoltura.

In particolare, per il settore della produzione primaria di prodotti agricoli e ittici l’aiuto è subordinato al rispetto di eventuali restrizioni alle produzioni o limitazioni del sostegno comunitario previste nell’ambito delle specifiche organizzazioni comuni di mercato.

Registrato presso il Tribunale Civile di Roma, Sezione per la Stampa e l'Informazione al n. 367/2008 del Registro della Stampa. Direttore Responsabile: Paolo Falcioni.
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