il Punto Coldiretti

Dopo la siccità arriva la grandine, si allunga il conto dei danni

Sale in conto dei danni all’agricoltura stremata dalla siccità con l’arrivo di ondate di maltempo con violenti nubifragi e grandine dal Piemonte, all’Emilia Romagna, dalla Lombardia fino al Veneto. E’ quanto emerge dal monitoraggio della Coldiretti sugli effetti della precipitazione che ha attraversato le Regioni centro settentrionali.

In Provincia di Torino nei comuni in particolare di Piobesi, Moncalieri, Vinovo e Candiolo si registrano danni a tettoie, alle serre di ortaggi, al mais steso a terra e rotture di alberi per effetto di bombe d’acqua e di grandine mentre in Emilia si contano i danni del vento forte e una intensa grandinata con chicchi della misura di monete da 1 euro che hanno colpito in provincia di Modena  distruggendo completamente il mais, il grano, la vite e le pere  nel comune di Rolo.

Le campagne sono state devastate a macchia di leopardo anche in Lombardia dove in provincia di Como una frana ha isolato una stalla con una trentina di animali e la grandine che ha spianato i campi di mais e alberi sradicati lungo i canali in diverse zone della regione mentre in Veneto si contano i danni delle grandinate con serre di ortaggi e fiori divelte, campi di mais distrutti, vigneti di Prosecco rovinati.

Le precipitazioni non hanno peraltro scalfito lo stato di grave siccità dei campi perché l’acqua per poter essere assorbita dal terreno deve cadere in modo continuo e non violento mentre gli acquazzoni aggravano i danni e pericolo di frane e smottamenti.

L’allarme siccità riguarda in questo momento in Italia i 2/3 della superficie agricola nazionale interessando praticamente tutte le regioni anche se con diversa intensità con perdite ben superiori al miliardo secondo la Coldiretti che si estendono dagli ortaggi alla frutta, dai cereali al pomodoro, ma anche i vigneti e gli uliveti ed il fieno per l’alimentazione degli animali per la produzione di latte per i grandi formaggi tipici.

Particolarmente critica la situazione al Sud dove la mancanza di precipitazioni ha causato un abbassamento del livello di acqua negli invasi ed una aridità diffusa nei campi. ll crollo dei raccolti nelle campagne meridionali per la prolungata siccità mette a rischio gli investimenti avviati per l’annata agraria con una diminuzione del livello occupazionale per il calo delle giornate lavorative offerte dall’agricoltura.

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