il Punto Coldiretti

Duecento milioni dal Cipe per i contratti di filiera e di distretto

Dopo l’approvazione da parte di Bruxelles del regime d’aiuto dei nuovi contratti di filiera e di distretto e la pubblicazione in gazzetta ufficiale nei mesi scorsi della disciplina nazionale, arrivano dal Cipe 200 milioni di euro per il loro finanziamento. Le risorse deliberate nell’ultima seduta del primo maggio saranno destinate al finanziamento agevolato attraverso il Fondo rotativo (FRI) di Cassa depositi e prestiti, mentre altre risorse proprie del Mipaaf o del Fondo sviluppo e coesione potranno essere utilizzate per concedere sostegni in conto capitale.

Il Contratto di filiera è il contratto tra il Mipaaf e i soggetti beneficiari che hanno sottoscritto un accordo di filiera, finalizzato alla realizzazione di un programma integrato a carattere interprofessionale ed avente rilevanza nazionale che, partendo dalla produzione agricola, si sviluppi nei diversi segmenti della filiera in un ambito territoriale multiregionale. Mentre per Contratto di distretto si intende il contratto tra il Mipaaf e i soggetti beneficiari, che hanno sottoscritto un accordo di distretto, e che, in base alla normativa regionale, rappresentano i distretti di cui all’art. 13 del decreto legislativo 18 maggio 2001, n. 228, finalizzato alla realizzazione di un programma volto a rafforzare lo sviluppo economico e sociale dei distretti stessi.

I soggetti proponenti del Contratto di filiera e del Contratto di distretto sono:
a) le società cooperative agricole e loro consorzi, i consorzi di imprese, le organizzazioni di produttori agricoli e le associazioni di organizzazioni di produttori agricoli riconosciute ai sensi della normativa vigente, che operano nel settore agricolo e agroalimentare;
b) le società costituite tra soggetti che esercitano l’attività agricola e le imprese commerciali e/o industriali e/o addette alla distribuzione, purché almeno il 51 per cento del capitale sociale sia posseduto da imprenditori agricoli, società cooperative agricole e loro consorzi o da organizzazioni di produttori riconosciute ai sensi della normativa vigente;
c) le associazioni temporanee di impresa tra i Soggetti beneficiari, già costituite all’atto della presentazione della domanda di accesso alle agevolazioni;
d) le reti di imprese che hanno già sottoscritto un Contratto di rete al momento della presentazione della domanda di accesso alle agevolazioni;
e) le rappresentanze di distretti rurali e agro-alimentari individuati dalle regioni ai sensi dell’art. 13 del decreto legislativo 18 maggio 2001, n. 228.

I beneficiari delle agevolazioni del Contratto di filiera e del Contratto di distretto sono:
a) le imprese come definite dalla normativa vigente, anche in forma consortile, le società cooperative e loro consorzi, nonché le imprese organizzate in reti di imprese, che operano nel settore agricolo ed agroalimentare;
b) le organizzazioni di produttori agricoli e le associazioni di organizzazioni di produttori agricoli riconosciute ai sensi della normativa vigente;
c) le società costituite tra soggetti che esercitano l’attività agricola e le imprese commerciali e/o industriali e/o addette alla distribuzione, purché almeno il 51 per cento del capitale sociale sia posseduto da imprenditori agricoli, cooperative agricole e loro consorzi o da organizzazioni di produttori riconosciute ai sensi della normativa vigente.
Potranno essere ammessi alle agevolazioni i contratti di filiera e i contratti di distretto con un ammontare delle spese ammissibili compreso tra 4 milioni e 50 milioni di euro.
Gli interventi ammissibili alle agevolazioni comprendono le seguenti tipologie:
a. investimenti in attivi materiali e attivi immateriali nelle aziende agricole connessi alla produzione agricola primaria;
b. investimenti per la trasformazione di prodotti agricoli e per la commercializzazione di prodotti agricoli;
c. investimenti concernenti la trasformazione di prodotti agricoli in prodotti non agricoli, nei limiti individuati nei provvedimenti;
d. costi per la partecipazione dei produttori di prodotti agricoli ai regimi di qualità e misure promozionali a favore dei prodotti agricoli;
e. progetti di ricerca e sviluppo nel settore agricolo
Gli aiuti concedibili variano di intensità in base all’intervento previsto e vanno dal 30% sino al 100% della spesa ammissibile.

La Commissione inoltre ha autorizzato il regime d’aiuto a condizione che “l’agevolazione sia concessa prevalentemente sotto forma di contributo in conto capitale solo a imprese di piccole dimensioni attive nella produzione agricola primaria e localizzate nelle regioni meno sviluppate” mentre per le altre tipologie e localizzazione si procederà per lo più sotto forma di finanziamenti agevolati.

Le agevolazioni saranno concesse con procedura valutativa a “sportello”, applicata alle domande presentate dai soggetti proponenti, per la selezione dei programmi/progetti, sulla base di priorità, condizioni minime e criteri di valutazione previsti nei provvedimenti. Gli uffici dell’Area economica della Confederazione nazionale coldiretti sono a disposizione per ogni chiarimento

 

Registrato presso il Tribunale Civile di Roma, Sezione per la Stampa e l'Informazione al n. 367/2008 del Registro della Stampa. Direttore Responsabile: Paolo Falcioni.
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