Ai giovani agricoltori i beni confiscati alle mafie
Accordo sottoscritto al Viminale dai Ministri dell’Interno, Matteo Piantedosi, e delle Politiche Agricole, Francesco Lollobrigida, che prevede l’assegnazione di terreni confiscati alle mafie ai giovani agricoltori. Una iniziativa Coldiretti con il sostegno della Coldiretti che rappresenta un passo significativo nella lotta contro le agromafie e nella promozione della legalità e della sostenibilità nel settore agroalimentare. “I beni confiscati – dichiara Giancarlo Caselli, presidente del comitato scientifico dell’Osservatorio Agromafie di Coldiretti – sono la concreta dimostrazione che l’antimafia è recupero di legalità che «paga» anche in termini di nuove opportunità di lavoro e di nuove occasioni di iniziative imprenditoriali libere”. Il progetto presentato non solo sottrae risorse alle mafie, ma offre ai giovani agricoltori la possibilità di contribuire alla rinascita economica e sociale delle nostre campagne. Gli agricoltori sono infatti i primi custodi del territorio e con il loro lavoro garantiscono la sostenibilità e la cura dell’ambiente. Sostenere i giovani imprenditori agricoli attraverso l’assegnazione di terreni confiscati alle mafie è un passo fondamentale per rilanciare la legalità e la competitività del nostro settore agroalimentare. |
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