Amarcord dai campi alla penna, il ricordo di Giovanni Martirano
Tra foto istituzionali e private, articoli di giornali e riconoscimenti si dipana la storia dell’agricoltura italiana dagli anni Cinquanta ai nostri giorni. Le prime pietre poste per la costruzione della Politica agricola comune, la riforma agraria, i provvedimenti adottati negli anni a tutela dell’agricoltura. L’omaggio che i figli Letizia e Dino hanno reso al padre Giovanni Martirano con un volume edito dalla Outsider non è solo il ricordo di un “giornalista editore”, ma è un saggio in pillole della storia agricola del nostro Paese e di quella del giornalismo. Martirano è stato infatti il fondatore dell’Agenzia di stampa Agrapress. Un’impresa , per l’epoca, assolutamente coraggiosa. L’Agenzia nasce infatti nel 1962, negli anni del boom economico nei quali l’agricoltura era solo serbatoio di braccia da spedire nel Nord per contribuire all’industrializzazione italiana. Ma un giornalista di razza, liberale convinto, come Martirano già vedeva i segnali di un futuro diverso. Ci sono le foto che ricordano la conferenza di Stresa nel 1958, convocata da Sicco Mansholt per definire gli obiettivi della Pac e introdurre strumenti finalizzati a sostenere i produttori. E poi una carrellata di uomini politici, di cultura e tanti amici. Non mancano le prime pagine dei giornali, come il Sole e la Sicilia, con le sue lucide analisi di meridionalista ed europeista convinto. Come scrivono i figli nella prefazione “gli è capitata la ventura di occuparsi da una prospettiva eminentemente politica, il suo grande interesse, di agricoltura”. E che la sua intuizione di una agenzia di stampa giornalistica tutta agricola, con informazioni a360 gradi sul settore ( angolature economiche, sociali e culturali) fosse vincente lo conferma la longevità di Agrapress che ancora oggi, guidata dalla figlia Letizia, è un punto di riferimento importante per il settore.
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