Anas: in lieve calo il patrimonio suinicolo
Il flessione dello 0,9% il patrimonio suino italiano che si attesta a 8.492.232 capi. Secondo i dati relativi al 2018 sulla consistenza dei suini dell’Osservatorio Anas (Associazione nazionale allevatori suini)il calo più consistente rispetto al 2017 si registra per i capi oltre 100 kg (-3%) e per le “altre scrofe” (-3,8%), mentre crescono dell’1,6% i lattonzoli e i capi da 50 a 80 kg. Nell’analisi sull’andamento delle regioni spicca la flessione maggiore in Sardegna (-14,6%), a seguire con -8,9% la Puglia e -7,5% l’Emilia Romagna. Bene le province di Trento e Bolzano. La Lombardia perde lo 0,1% e si conferma al 1° posto per il numero di capi (3.988.228). Andamenti positivi per il Piemonte che con un incremento del 2,7% raggiunge quota 1.114.200, per il Friuli Venezia Giulia (+7%) e ancora l’Umbria (+3,4). Nel Mezzogiorno si rafforzano le stalle in Campania (+7,4%), in Basilicata e in Molise (+4,3%), mentre vanno giù Puglia e Calabria (-6,5%). Sulla riduzione può aver pesato l’andamento negativo sul fronte dei prezzi che ha contraddistinto lo scorso anno. Ma il 2019 ha portato un’inversione di tendenza e soprattutto negli ultimi mesi si registra una ripresa delle quotazioni dei suini sui principali mercati e anche per quanto riguarda le formulazioni dei prezzi alle Cun. Una conferma della ripresa delle quotazioni arriva dal report dell’Ismea che analizza il mercato dei suini nella Ue e in Italia. Per quanto riguarda il mercato europeo lo studio evidenzia , dopo il calo dei prezzi nel 2018 dovuto anche all’aumento della produzione, una ripresa dei listini già nei primi mesi del 2019. E a maggio le quotazioni della carne suina Ue hanno messo a segno un aumento di oltre il 21% rispetto allo stesso periodo del 2018. Anche per i suinetti si è registrato un incremento del 19%. Lo studio stima anche un trend positivo delle esportazioni Ue trainate dalla domanda cinese. La Cina, infatti, nonostante la flessione degli acquisti del 13% nel 2018 , resta comunque il principale driver del mercato suinicolo mondiale. E in ogni caso la crescita del commercio globale nel 2019 dipenderà, afferma il report, dal trend della domanda cinese. |