Anbi, più risorse per prevenzione danni da cambiamenti climatici
“I cambiamenti climatici ogni giorno ci presentano il conto dei danni e non possiamo permetterci il lusso di spendere le risorse esistenti per pagare i danni, invece di investire in prevenzione e manutenzione. Dobbiamo avere la forza ed il coraggio di parlare di più di Europa. Senza le giuste risorse finanziarie non possiamo contrastare efficacemente il cambiamento climatico. L’esperienza del Piano nazionale ripresa e resilienza ci insegna come il mondo dei Consorzi di bonifica ha imparato a spendere bene e per tempo i fondi comunitari. È per questo che mettiamo a disposizione il nostro mondo per rilanciare il Paese sulla base di un modello di sviluppo, che metta al centro quelli che sono i valori dei nostri territori”. Sono le parole del presidente Anbi, Francesco Vincenzi, in occasione dell’Assemblea Anbi. “Il mondo dei Consorzi di bonifica ha dimostrato di avere una straordinaria capacità di avere una visione rispetto a quello, che serve e non solo di rispettare le tempistiche per realizzarlo- prosegue Vincenzi- Questa capacità deriva da un fattore specifico: i nostri uomini e le nostre donne conoscono il territorio e sanno cosa fare per migliorarlo”. Auspichiamo che la politica ci dia la possibilità di intervenire anche a servizio delle popolazioni, che vivono anche nelle zone più difficili del nostro Paese a partire dalle aree interne, che sono il cuore pulsante dell’Italia e dove i residenti vogliono continuare a rimanere e a fare impresa- sottolinea il presidente Anbi- A loro, che sono il 60% del nostro territorio, dobbiamo dare risposte concrete. Da parte nostra, questa risposta la vogliamo dare attraverso una proposta di legge, con la quale ci proponiamo di gestire la manutenzione di quei corsi d’acqua, che hanno creato grandi problemi, ma che invece devono tornare ad essere una risorsa per il territorio. Voglio ricordare alcuni dati: il fatturato dell’agroalimentare in Italia è pari a 262,7 miliardi, che arriva a 707 miliardi considerando la filiera estesa con una DOP Economy che, portata nel mondo, contribuisce ad accrescere il prestigio e la valutazione del nostro Paese”. Infine, Vincenzi spiega il titolo scelto per la manifestazione di quest’anno: “‘L’acqua coltiva la pace è il titolo che abbiamo voluto dare alla nostra Assemblea in un momento caratterizzato dalle guerre, che sono anche guerre per l’acqua. Ma l’acqua è anche uno strumento di pace, perché l’acqua produce cibo, che è l’azione più democratica per arrivare alla pace: cibo che deve essere giusto, accessibile a tutti e di buona qualità”. “Con il vicepresidente della Commissione Fitto abbiamo ottenuto un risultato importante sul tema dei fondi di coesione con la possibilità di finanziare tutto ciò che riguarda la risorsa idrica con risorse comunitarie” ha annunciato il presidente di Coldiretti Ettore Prandini a margine dell’Assemblea Nazionale 2025 di ANBI nel sottolineare che è il frutto di un lavoro, di un confronto che la Coldiretti ha portato avanti a livello europeo, “Questo significa poter traguardare l’obiettivo di captare maggior quantitativo di acqua piovana, e creare le condizioni per poterla utilizzare in agricoltura per cogliere nuove opportunità e di crescita, di fronte agli effetti dei cambiamenti climatici. |
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