Assemblea Terranostra: agriturismo modello per l’Italia ma pesa la burocrazia
Sostenibilità, distintività, ambiente, autenticità, innovazione, esperienza, servizi e reputazione. Sono i pilastri dell’agriturismo che lo rendono un modello unico da esportare in tutto il mondo. Covid, inflazione galoppante e siccità stanno mettendo in ginocchio il settore agricolo. L’agriturismo, nonostante le criticità e l’impatto anche pesante della pandemia, ha mostrato grande resilienza e soprattutto ha ancora grandi potenzialità da esprimere. Le nuove strategie per il settore sono state al centro del convegno organizzato in occasione della XXXIV Assemblea Nazionale Terranostra, su “L’agriturismo sostenibile e di prossimità”, che si è svolta alla presenza del ministro delle Politiche agricole, Stefano Patuanelli, e alla quale con il presidente della Coldiretti, Ettore Prandini e il segretario generale Vincenzo Gesmundo, hanno preso parte il direttore generale di Ismea, Maria Chiara Zaganelli, il presidente di Univerde, Alfonso Pecoraro Scanio, Antonio Noto dei Noto Sondaggi, il Ceo di Influgramer, Andrea Zagato, il presidente di Terranostra, Diego Scaramuzza e il segretario nazionale Elisabetta Montesissa. Il direttore generale di Enit, Roberta Garibaldi, ha inviato un messaggio. Gesmundo ha evidenziato il valore ambientale che Terranostra incarna e ha ribadito come la carta vincente sia l’anima contadina delle aziende agrituristiche. Il segretario generale della Coldiretti ha affermato che per il futuro bisogna investire sulla formazione e sulla comunicazione, in particolare social. Per le aziende agrituristiche comunque c’è un posto in prima fila nella battaglia contro il cibo sintetico che la Coldiretti sta portando avanti con decisione. Il sondaggio Coldiretti-Noto Sondaggi ha messo in evidenzia la propensione alla vacanza green che delinea dunque un enorme bacino potenziale. Secondo le previsioni nell’estate 2022 più del 70% degli italiani andrà in vacanza o mangerà in strutture agrituristiche. E il sondaggio ha spiegato che ad attrarre i vacanzieri sono soprattutto natura e cibo. E sono questi i due fattori da cui ci si attendono le maggiori “emozioni”. “Il turismo di qualità – ha dichiarato Scaramuzza – è sempre più attento non solo alle bellezze naturali, paesaggistiche, artistiche e archeologiche del nostro territorio ma anche ad un ambiente pulito e salubre e alla riscoperta dei prodotti tipici, della qualità del cibo e del buon mangiare”. Il ministro Patuanelli ha sottolineato che la diversificazione delle attività e i servizi sono fondamentali per garantire fonti di reddito all’impresa agricola. Il ministro ha condiviso la necessità di investire molto sulla comunicazione anche per promuovere il modello agrituristico al Sud che è ancora indietro nell’offerta. Un altro handicap, secondo il ministro, è rappresentato dalla burocrazia che non agevola l’implementazione dell’agriturismo e che ha addirittura definito “accanimento terapeutico” nei confronti del settore. “Dal punto di vista delle norme – ha concluso – credo che davvero vada fatta una riflessione su come peraltro riuscire ad armonizzare in modo più efficace le disposizioni normative nazionali e regionali”. Quanto agli incentivi ha annunciato il “quasi” disco verde all’assegnazione delle risorse dei Piani di Sviluppo rurale. Il presidente della Coldiretti, Ettore Prandini, nell’intervento conclusivo ha puntato il dito sull’emergenza di questi giorni, la siccità, che ha definito un evento drammatico. Ma ha anche invitato a riavvolgere il nastro. Ancora una volta – ha detto – bisogna dire basta alla rincorsa delle emergenze: “è necessario attivare una programmazione di medio lungo periodo”. In tempi non sospetti – ha ricordato – la Coldiretti ha proposto il suo progetto per la realizzazione di bacini di accumulo e se fossero stati realizzati “oggi non saremmo in questa situazione”. Ha annunciato la disponibilità espressa dai ministri Patuanelli e Cingolani sul progetto che – ha sottolineato “non è una cortesia a Coldiretti, ma è il risultato della nostra lungimiranza”. Il piano laghetti infatti avrà una ricaduta non solo sull’agricoltura, ma sull’intero sistema economico e sui consumatori. Prandini ha rilanciato poi il suo cavallo di battaglia e cioè riconoscere il giusto valore al cibo che è un elemento di forte attrattività per i turisti, come la natura e i beni culturali. L’agriturismo – ha evidenziato – ha un ruolo strategico nel sostegno economico, ambientale e sociale. E ha mostrato una grande capacità di reazione nel periodo del Covid con l’implementazione delle attività e dei servizi come per esempio le consegne a domicilio. Il numero uno di Coldiretti ha difeso con forza poi le specificità del settore dai ricorrenti attacchi e ha ribadito che non c’è alcuna competitività con la ristorazione. Ma soprattutto ha invitato a “smetterla di giocare sulla fiscalità agricola, basta parlare alla pancia della gente”. Bisogna invece evidenziare la funzione rilevante che le aziende agrituristiche svolgono come presidi dei territori soprattutto i più fragili delle aree interne che rischiano abbandono e desertificazione. Per quanto riguarda la comunicazione per il presidente è importante anche la partecipazione alle manifestazioni fieristiche perché sono il luogo dove far conoscere il vero Made in Italy e mettere così in campo un’azione di difesa efficace contro il cibo sintetico facendo leva su qualità e distintività. “L’Italia è il solo Paese al mondo che può contare primati nella qualità, nella sostenibilità ambientale e nella sicurezza della propria produzione agroalimentare che peraltro ha contribuito a mantenere nel tempo un territorio con paesaggi di una bellezza unica – ha concluso – e la difesa della biodiversità non ha solo un valore naturalistico, ma è anche il vero valore aggiunto delle produzioni agricole nazionali e un motore trainante della vacanza Made in Italy”. |