Conserve di pomodoro, Cina sorpassa gli Usa, Italia terza
La produzione mondiale di pomodoro da industria del 2024 è stimata in circa 45,8 milioni di tonnellate (WPTC), in aumento del 3% su base annua e del 13% rispetto al dato medio del triennio 2021-2023. L’incremento della produzione mondiale è riconducibile alla crescita registrata dalla Cina (+31%) che per la prima volta ha superato gli Usa (California) in calo del 14% e diventa il primo produttore mondiale. E’ quanto emerge dall’ultimo focus Ismea sulle conserve di pomodoro dal quale si evidenzia che al terzo posto si conferma l’Italia mentre al quarto posto la Spagna supera la Turchia. Nel 2024, c’è stato un forte incremento delle superfici investite a pomodoro da industria in Italia (+11%). L’aumento degli ettari coltivati ha interessato sia il bacino del Centro Sud Italia (+16%) sia il bacino Nord (+7%). In entrambe le macroaree, però, problemi di natura climatica hanno determinato un calo delle rese di produzione per ettaro, crollate ai minimi storici. In conseguenza di ciò, nonostante i maggiori investimenti, la produzione di pomodoro fresco si è ridotta del 2,4% rispetto al 2023. Nell’ultimo anno la fase agricola ha registrato una lieve riduzione dell’indice dei prezzi dei mezzi di produzione (-1,5%), grazie alla diminuzione dei prezzi di energia elettrica, carburanti e fertilizzanti che hanno bilanciato gli aumenti di lavoro salariato, piantine e lavorazioni conto terzi. I prezzi del pomodoro conferito all’industria di trasformazione sono diminuiti rispetto alla campagna 2023. In particolare, il prezzo del pomodoro a bacca tonda è calato del 6% e quello a bacca lunga è diminuito del 20%. Alla fase al dettaglio, dopo la fiammata inflattiva del 2022/23, nel 2024, i prezzi sono cresciuti del 3%. La campagna commerciale 2023/24 delle conserve di pomodoro si è chiusa con un nuovo record per il saldo della bilancia commerciale italiana che ha superato il tetto dei 2,7 miliardi di euro, grazie ad esportazioni per 3.031 milioni di euro. Sul piano interno si è registrata una lieve contrazione degli acquisti al dettaglio di conserve di pomodoro, -0,6% rispetto alla campagna precedente. L’aumento dei listini medi è stato contenuto (+3% su base annua) e la spesa è aumentata del 2,5%. L’ultima campagna è stata caratterizzata da un’offerta mondiale abbondante che sta determinando la flessione dei prezzi internazionali dei semilavorati, in particolare del concentrato di pomodoro. Nei primi due mesi della campagna 2024/25, i prezzi all’export dei prodotti a maggiore valore aggiunto, come le passate, registrano una sostanziale stabilità (+0,7%). Sul fronte del mercato interno, buone notizie giungono dai dati degli acquisti al dettaglio che crescono del 4,7% su base annua, a fronte di prezzi in lieve calo (-0,8%). Contemporaneamente, la crescita dei flussi turistici in Italia determinerà un aumento della domanda da parte del canale della ristorazione. Secondo Coldiretti la crescita della produzione di pomodoro da industria della Cina con consumi interni che rimangono molto bassi (attorno ad 1kg pro-capite all’anno) pesa come un macigno sui mercati internazionali. E’, di conseguenza, fondamentale lavorare sulla leva della distintività, del legame con il territorio, della qualità, per difendere lo spazio di mercato del prodotto 100% made in Italy, ma Bruxelles deve intervenire per rispondere alla necessità di un sistema di etichettatura di origine obbligatorio a livello UE e di un sistema di reciprocità delle regole sanitarie e sociali, a tutela di imprese e consumatori. |
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