Consorzi Agrari d’Italia: dalla semestrale utile di 3,6 mln
La semestrale al 30 giugno 2021 di Consorzi Agrari d’Italia (Cai) si è chiusa con un’utile netto pari a 3,6 milioni di euro ed un Ebitda di 8,3 milioni di euro, e con un utile consolidato pari a 4 milioni di euro ed un Ebitda consolidato di 8,5 milioni di euro. Nel primo semestre 2021, il valore della produzione si è attestato a 195,8 milioni di euro. Ad approvarla, presso la sede di Via Ventiquattro Maggio a Roma è stato il cda di Consorzi Agrari d’Italia (Cai). “I risultati della semestrale – spiega Gianluca Lelli, amministratore delegato di Cai – stanno rispettando a pieno il piano industriale ed il budget del Gruppo. Grazie al costante impegno e al lavoro di tutti i soggetti coinvolti in questo nuovo, importante gruppo per l’agricoltura italiana, le percentuali di raggiungimento degli obiettivi fissati sono superiori a quanto stimato”. Consorzi Agrari d’Italia, è una Spa che supporta le aziende agricole in tutto il territorio nazionale con un percorso di crescita basato su una razionalizzazione che nel medio periodo riduce i costi dei mezzi di produzione, un’assistenza tecnica completa, una vasta rete di prodotti e servizi, l’innovazione e la valorizzazione dei prodotti simbolo del Made in Italy, promuovendo accordi di filiera in grado di valorizzare sui mercati il lavoro giornaliero dei produttori e garantire qualità al consumatore. Il primo soggetto nazionale totalmente integrato che unisce la competenza e la capacità di valorizzazione dei prodotti nelle filiere strategiche del primo gruppo agro-industriale italiano, Bonifiche Ferraresi. Il progetto poggia su una rete che produce oltre 407 milioni di ricavi annui e conta più di 11 mila soci agendo come un vero e proprio hub per il collocamento delle grandi produzioni. Proprio in tema di innovazione Cai ha presentato a Castenaso “Dino”, la macchina di ultima generazione a disposizione delle aziende agricole italiane. Un vero esempio di tecnologia totalmente sostenibile, in grado di trattare quattro ettari di terreno al giorno e che introduce il concetto di diserbo meccanico perché in grado di lavorare i campi senza l’utilizzo di prodotti chimici. |
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