Conte: il premier “agricolo” con la terra nel cuore
“Presidente agricolo” così il segretario della Coldiretti, Vincenzo Gesmundo ha introdotto all’assemblea del 15 dicembre il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte. E il premier ha gradito: “non potevi farmi complimento migliore”. Conte ha infatti affermato di sentirsi profondamente agricolo. Nel nome di quei valori che la terra rappresenta. Concretezza, ricchezza, saldezza, rispetto della natura e dell’ambiente, programmazione e quindi visione. E’ bastato quell’aggettivo “agricolo” per lasciare andare il premier ai ricordi dell’infanzia, un’infanzia e una giovinezza trascorse con i nonni a contatto con la terra e i suoi prodotti. Una familiarità con orto, vigna, terreni agricoli. E gli insegnamenti della terra, di una realtà costituita da famiglie semplici e umili non solo resta nel bagaglio formativo dell’uomo Conte, ma anche del capo del Governo. “Ritengo che un politico debba fermarsi spesso per accostare l’orecchio alla terra”. È una metafora per dire che si deve sempre conservare quel radicamento al suolo che dà concretezza, ricchezza, solidità, anche umiltà, rispetto della natura e dell’ambiente, anche visione e progettazione. Quei valori che fanno oggi dell’agricoltura un settore amato e apprezzato dai cittadini e che hanno sdoganato gli agricoltori ormai fuori dal piccolo mondo antico nel quale per anni sono stati relegati. In una posizione subordinata rispetto ai cittadini e ai lavoratori delle fabbriche. Oggi invece sono i produttori agricoli a programmare, a dettare le regole del gioco, sono loro che grazie al contatto diretto con i consumatori nei farmer market sono riusciti a convincerli dell’importanza di effettuare scelte consapevoli in nome della qualità, della sicurezza alimentare, ma anche della sostenibilità e della tutela dell’ambiente. In una visione avanzata del mondo. Con un ruolo nuovo, che ha ottenuto l’imprimatur anche del premier, e che ogni giorno viene confermato dalle scelte dei giovani che considerano la professione-agricoltore gratificante sul piano economico e sociale. Una rivoluzione culturale che la Coldiretti ha portato avanti con determinazione riuscendo a calpestare anche molti e vecchi luoghi comuni. Presidente agricolo: 20 anni fa sarebbe stata quasi una mancanza di rispetto. Oggi una medaglia. |
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