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Contratti di filiera: dal 28 novembre le domande per gli aiuti

Vanno presentate dal 28 novembre e fino all’11 dicembre 2023 le domande per gli aiuti relativi alle filiere del mais, delle proteine vegetali (legumi quali pisello, fagiolo, lenticchia, cece, fava e favino e soia), del frumento tenero da sementi certificate e dell’orzo. Il 31 ottobre l’Agea ha infatti pubblicato le istruzioni operative relative al “Decreto interministeriale recante “Criteri e modalità di attuazione del Fondo per la sovranità alimentare” – Campagna 2023”. Si tratta degli interventi finalizzati a sostenere lo sviluppo e gli investimenti, di filiere strategiche e che si adattano alla sottoscrizione di contratti. Per la campagna 2023 lo stanziamento è di 25 milioni così ripartito:

a) Filiera del mais: 8 milioni;

b) Filiera delle proteine vegetali (legumi quali pisello, fagiolo, lenticchia, cece, fava e favino e soia): 5 milioni;

c) Filiera del frumento tenero da sementi certificate: 4 milioni;

d) Filiera dell’orzo: 3 milioni di euro.

Gli aiuti devono perseguire l’obiettivo di sostenere le produzioni di alcuni cereali e proteaginose di base per rafforzare il sistema agricolo a fronte dell’aumento dei costi; valorizzare i contratti di filiera, anche con i soggetti attivi nel settore del commercio, nei comparti maidicolo, delle proteine vegetali del frumento tenero e dell’orzo.

Possono accedere agli aiuti le imprese agricole impegnate nella produzione di mais, proteine vegetali, frumento tenero, e orzo e che abbiano sottoscritto, entro il 28 novembre 2023, contratti di filiera di durata almeno triennale, direttamente o attraverso cooperative, consorzi e organizzazioni di produttori riconosciute di cui sono socie, o con imprese di trasformazione, stoccaggio, commercializzazione. Se il contratto di filiera è stato sottoscritto da una cooperativa, un consorzio agrario o un’organizzazione di produttori riconosciuta, questo va integrato con la copia dell’impegno/contratto di coltivazione con l’impresa agricola socia che richiede l’aiuto.

Il contratto di filiera – precisano le istruzioni dell’Agea – può essere sottoscritto tra: imprenditore agricolo e impresa di trasformazione/ stoccaggio / commercializzazione; cooperativa, consorzio agrario o organizzazione di produttori riconosciuta e impresa di trasformazione / stoccaggio / commercializzazione.

Sono escluse dagli aiuti le aziende che vendono prodotti proteici destinati all’alimentazione umana e quelle le cui produzioni sono utilizzate anche per la produzione di mangimi (in particolare mais, soia, orzo).

Per la campagna 2023 l’aiuto è di 400 euro a ettaro per il mais; 250 euro per le proteine vegetali (legumi e soia); 300 euro per il frumento tenero da sementi certificate e 200 euro per l’orzo.

Registrato presso il Tribunale Civile di Roma, Sezione per la Stampa e l'Informazione al n. 367/2008 del Registro della Stampa. Direttore Responsabile: Paolo Falcioni.
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