il Punto Coldiretti

Coronavirus, ecco il primo pacchetto di misure del Governo

Contro l’emergenza Coronavirus il Governo interviene con un primo pacchetto di interventi e misure mirate per l’agricoltura e a difesa del made in Italy sotto il pressing della Coldiretti che avvia la mobilitazione per sostenere il “Mangiare italiano”. E’ stato pubblicato sulla Gazzetta ufficiale il decreto 2 marzo 2020 su “misure urgenti di sostegno per famiglie, lavoratori e imprese” con interventi specifici per le imprese del settore agricolo ubicate nei Comuni della zona rossa. Oltre allo stop ai versamenti contributivi, previdenziali e premi assicurativi e alle agevolazioni per i pagamenti delle bollette, per assicurare la ripresa economica e produttiva alle aziende colpite direttamente o indirettamente dall’emergenza coronavirus sono previste azioni per sostenere la liquidità.

Sono concessi infatti mutui a tasso zero fino a 15 anni finalizzati a estinguere i debiti con gli istituti bancari in essere al 31 gennaio 2020. Per questo scopo è stato istituito al ministero delle Politiche agricole un Fondo rotativo da 10 milioni per il 2020. Entro trenta giorni dall’entrata in vigore della legge un decreto del Mipaaf fornirà le istruzioni su requisiti e modalità per richiedere il mutuo. Inoltre scattano pesanti multe (da15.000 a 60.000 euro) sulla base della normativa di contrasto alle pratiche sleali tra acquirenti e fornitori per chi subordina l’acquisto di prodotti agroalimentari a certificazioni non obbligatorie riferite al Covid 19, e certificazioni non indicate in accordi di fornitura.

Il controllo e l’irrogazione delle sanzioni sono affidati all’Ispettorato centrale della tutela della qualità e della repressione delle frodi dei prodotti agroalimentari del Mipaaf. Un intervento per mettere fine allo sciacallaggio nei confronti del made in Italy agroalimentare(emblematico l’attacco alla pizza Corona della vignetta trasmessa da un Tv francese).

Parte integrante del sostegno e rilancio del made in Italy è anche il piano straordinario di promozione da 716 milioni(316 milioni destinati all’Ice-Agenzia per la promozione all’estero e internazionalizzazione delle imprese italiane che si aggiungono ai 400 milioni della dotazione Sace-Simest) presentato il 3 marzo in un vertice alla Farnesina al quale ha partecipato il presidente della Coldiretti Ettore Prandini. L’intervento che prevede anche credito alle imprese e una campagna straordinaria di comunicazione coinvolge l’agroalimentare. E il ministro Bellanova ha lanciato l’appello ad accelerare il varo dei decreti di riparto delle risorse e passare all’attuazione dei provvedimenti a favore delle imprese e dei lavoratori perché – ha spiegato il ministro “La nostra posizione di leader mondiali nell’agroalimentare non può e non deve essere fermata”.

Il piano straordinario accoglie così le proposte lanciate dalla Coldiretti e ribadite da Prandini nell’incontro al ministero degli Esteri.“Occorre impiegare tutte le energie diplomatiche per superare i dazi Usa e l’embargo russo che colpiscono duramente il Made in Italy agroalimentare in un momento difficile per le nostre esportazioni – ha dichiarato il presidente dei Coldiretti che ha denunciato anche “le speculazioni in atto in alcuni Paesi dove vengono addirittura chieste insensate certificazioni sanitarie “virus free” su vini e cibi provenienti dalla Lombardia e dal Veneto, ma ci sono state anche assurde disdette per forniture alimentari provenienti da tutta la Penisola. Serve un impegno delle autorità nazionali e comunitarie per fermare pratiche insensate che rischiano di far perdere quote di mercato importanti alle produzioni nazionali per colpa di una concorrenza sleale che mira a screditare i prodotti dall’Italia che sono sani e garantiti come prima”. La Coldiretti ha chiesto anche azioni per ricostruire un clima di fiducia nei confronti del marchio made in Italy. una eccellenza riconosciuta sul piano qualitativo e sanitario a livello comunitario ed internazionale.

La Coldiretti ha deciso di scendere direttamente in campo a sostegno del made in Italy e ha lanciato la mobilitazione #MangiaItaliano nei mercati, nei ristoranti, negli agriturismi ma anche con il coinvolgimento delle industrie e delle strutture commerciali più virtuose del settore, colpite ingiustamente da una dura emergenza. Una iniziativa che riguarderà tutti i mezzi di comunicazione a partire dai canali social.

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