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Crisi escargots, francesi studiano elicicoltura di Cherasco

Oggi in Francia solo il 5-10% delle chiocciole consumate proviene da allevamenti locali, mentre la maggior parte viene importata da Paesi dell’Est Europa, dove la raccolta in natura non garantisce il controllo qualitativo. Secondo le stime, nei prossimi sette-otto anni mancheranno almeno 100mila tonnellate di chiocciole, una carenza simile a quella già avvenuta con le rane. Una possibile soluzione arriva da modelli di filiera strutturati, tracciabili e sostenibili. Per questo una delegazione dell’associazione elicicoltori della Borgogna-Franca Contea (Ghbfc) ha deciso di visitare ‘Istituto internazionale di elicicoltura di Cherasco (Cuneo). L’incontro rientra in un viaggio studio volto a conoscere il Metodo Cherasco, primo Disciplinare certificato al mondo per l’elicicoltura, riconosciuto da Bureau Veritas. In Italia, gli allevamenti che adottano il Metodo Cherasco sono passati da 200 a 967 in otto anni, con quasi 12mila addetti e un fatturato cresciuto da 36 milioni di euro nel 2016 a circa 568 milioni nel 2024.

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