Dall’esperienza Campagna Amica suggerimenti per migliorare le filiere corte
È stato ospitato da Coldiretti, partner del progetto di ricerca Strength2Food, il meeting che ha visto confrontarsi circa 80 tra ricercatori, docenti, esperti di comunicazione e stakeholder del settore agroalimentare, rappresentanti dei 30 membri del partenariato, per fare il punto sulle attività fino ad ora svolte e progettare quelle future. Il progetto, finanziato dal programma H2020, è finalizzato a individuare soluzioni per migliorare l’efficacia delle politiche europee dedicate alle certificazioni di qualità, agli appalti pubblici relativi al settore alimentare e alle filiere corte. E proprio su queste ultime, Coldiretti ha rivestito un ruolo chiave nel fornire un’interpretazione dei risultati derivanti dalle indagini svolte, nell’ambito del progetto, su produttori, consumatori e gestori di 12 diverse esperienze e formule di filiera corta in sei Paesi europei. Nel corso del meeting, infatti, sono state messe in evidenza le strategie adottate da Campagna Amica per migliorare l’efficacia della vendita diretta, affrontando aspetti che, è emerso dall’indagine, sono per la gran parte comuni a tutte le realtà analizzate. A tal fine, sono stati illustrati, tra le altre cose, le attività di formazione rivolte agli imprenditori per supportarli nella fase di vendita, il sistema di controlli sulle aziende adottato da Campagna Amica per dare garanzie ai consumatori e aumentare la loro fiducia nei produttori, le attività coordinate di marketing e comunicazione, svolte anche mediante l’uso dei social network, per aumentare la visibilità e la riconoscibilità dell’iniziativa. Il meeting, organizzato con il supporto di Ager, è stato anche l’occasione per illustrare i risultati delle altre ricerche condotte nell’ambito del progetto, disponibili sul sito web www.strength2food.eu, volte a stimare l’impatto delle indicazioni geografiche sulle esportazioni alimentari e delle gare d’appalto pubbliche sulla corretta alimentazione nelle scuole. Il progetto, il cui termine è previsto per l’inizio del 2021, si propone quindi contribuire ad una più puntuale comprensione dell’impatto che le politiche europee relative al settore agroalimentare hanno in termini economici, ambientali, nutrizionali e sociali, al fine di supportare la definizione di raccomandazioni che possano migliorarne le performance, per permettere lo sviluppo di mercati di qualità, rafforzare la competitività delle imprese e supportare la generale sostenibilità dell’agricoltura e dell’economica rurale. |
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