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Distretti del cibo e Xylella, ecco le istruzioni per accedere ai contributi

Definite le modalità per realizzare e consolidare i distretti del cibo secondo quanto previsto dalla legge di Bilancio 2017 (art. 1 comma 499 della legge 205/2017). Con decreto del Mipaaft, pubblicato sulla Gazzetta ufficiale del 23 settembre, sono stati definiti i criteri, le modalità e le procedure per l’attuazione degli interventi di consolidamento dei distretti del cibo. In particolare vengono individuati quali strumenti di valorizzazione dei distretti del cibo i contratti di distretto e il contratto di distretto Xylella per le misure di sostegno valide nelle zone colpite dal batterio in attuazione delle specifiche disposizioni recate dalla legge di bilancio per il 2018.

Sono ammessi contratti di distretto con programmi compresi tra 4 e 50 milioni. Ora servono i provvedimenti attuativi con i bandi che – fa sapere Coldiretti – saranno annunciati nei prossimi giorni dal Ministero.
Il provvedimento sottolinea che il Contratto di distretto ha lo scopo di promuovere lo sviluppo territoriale, la coesione e l’inclusione sociale, favorire l’integrazione di attività caratterizzate da prossimità territoriale, garantire la sicurezza alimentare, diminuire l’impatto ambientale delle produzioni, ridurre lo spreco alimentare e salvaguardare il territorio e il paesaggio rurale attraverso le attività agricole a agroalimentari.

Il Contratto di distretto deve perciò favorire processi di riorganizzazione delle filiere che operano del territorio del distretto del cibo. Per il Contratto di distretto Xylella l’obiettivo è, come si accenava, anche il rilancio dell’agricoltura nei territori colpiti dalla Xylella.

Al Contratto di distretto possono partecipare sia soggetti beneficiari, impegnati direttamente nella realizzazione di specifici progetti, sia soggetti coinvolti indirettamente. Possono proporre il Contratto di distretto le rappresentanze di distretti del cibo individuate dalle regioni secondo quanto stabilito dal dlgs 228/2001 e le modifiche della legge di bilancio 2017.

Possono beneficiare dei contributi le imprese anche in forma consortile, le società cooperative e loro consorzi, le reti di imprese che operano nei settori agricolo e agroalimentare, le organizzazioni di produttori agricoli e le associazioni di organizzazioni di produttori agricoli, le società costituite tra agricoltori e imprese commerciali e/o industriali e/o addette alla distribuzione, a condizione che almeno il 51% del capitale sociale sia posseduto da imprenditori agricoli, cooperative agricole e loro consorzi o da organizzazioni di produttori riconosciute. Il capitale può essere posseduto anche da grandi imprese agricole e commerciali , ma in una quota non superiore al 10%.

Possono essere beneficiari anche i distretti costituiti in forma societaria. Tra gli interventi finanziati investimenti in beni materiali nelle aziende agricole connessi alla produzione agricola primaria; per la trasformazione di prodotti agricoli e per la loro commercializzazione. Via libera anche agli investimenti per la trasformazione di prodotti agricoli in prodotti non agricoli, ai costi per la partecipazione dei produttori agricoli ai regimi di qualità e per la promozione. Compresi anche gli investimenti per la promozione dell’immagine e delle attività del distretto; i progetti di ricerca e sviluppo nel settore agricolo e agroalimentare.

Gli interventi devono essere realizzati entro 4 anni dalla di sottoscrizione del Contratto di distretto. Il contributo varia in base alla tipologia dei soggetti che realizzano il progetto. Per gli investimenti nelle aziende agricole connessi alla produzione agricola l’aiuto copre fino al 50% delle spese ammissibili nelle regioni meno sviluppate e fino al 40% nelle altre regioni. Stesse percentuali per gli investimenti nel settore della trasformazione di prodotti agricoli e della commercializzazione. Contributo al 50% anche per la partecipazione dei produttori ai regimi di qualità, mentre sono ammesse al 100% le spese per ricerca e sviluppo. E infine se si tratta di investimenti per trasformare i prodotti agricoli in non agricoli la soglia di notifica degli aiuti è di 7,5 milioni per impresa e progetto e il contributo in conto capitale è riconosciuto fino al 20% per le piccole imprese e al 10% per le medie imprese.

Nel caso di Contratti di distretto Xylella, le aliquote di aiuto sono maggiorate di 20 punti percentuali per i giovani agricoltori o gli agricoltori che si sono insediati nei cinque anni precedenti la data della domanda di aiuto; per gli investimenti collettivi, come impianti di magazzinaggio utilizzati da un gruppo di agricoltori o impianti di condizionamento dei prodotti agricoli per la vendita; per interventi in zone soggette a vincoli naturali o ad altri vincoli specifici e infine per investimenti destinati a migliorare l’ambiente naturale, le condizioni di igiene o le norme relative al benessere degli animali L’aiuto viene erogato in base all’avanzamento dei lavori ed è subordinato alla realizzazione del progetto, ma è previsto un anticipo del 40% che richiede la presentazione di fidejussione escutibile a prima richiesta.

Registrato presso il Tribunale Civile di Roma, Sezione per la Stampa e l'Informazione al n. 367/2008 del Registro della Stampa. Direttore Responsabile: Paolo Falcioni.
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