Dl Rilancio, ecco tutte le misure per le imprese agricole
Oltre all’emersione dei rapporti di lavoro che riguarda solo marginalmente l’agricoltura, sia per il numero dei lavoratori stranieri interessati (tra 1.500 e 2.000), sia per i tempi della sanatoria inevitabilmente lunghi, il decreto Rilancio contiene un pacchetto di misure per l’agricoltura che si aggiungono a quelle generali. Il contributo a fondo perduto per i soggetti colpiti dall’emergenza Covid 19 è riconosciuto anche alle imprese agricole titolari di reddito agrario (articolo 28). Fondi per le filiere più colpite, dal vino ai vivaiInoltre è istituito un “Fondo” d’emergenza per le filiere in crisi con uno stanziamento di 450 milioni per l’anno 2020 destinato ai settori più colpiti: florovivaismo, lattiero-caseario, zootecnico, vinicolo, pesca e acquacoltura. Via libera agli aiuti all’ammasso privato con uno stanziamento di 45 milioni per latte bovino, bufalino e ovicaprino oltre ai relativi semilavorati e prodotti trasformati. Il fondo può essere utilizzato anche per l’aiuto all’ammasso di carne bovina e suina. Sono stati rafforzati poi il fondo per gli agrumi e per l’allevamento ovino con 5 milioni . Si interviene per il ricambio varietale degli agrumi e per favorire l’accesso al credito degli allevamenti ovini. Per il vino un importo di 100 milioni è destinato a vendemmia verde. L’obiettivo è di ridurre la produzione di vino proveniente dalla prossima vendemmia per mantenere così l’equilibrio del mercato e garantire prezzi remunerativi. Con la vendemmia verde la riduzione di produzione di uve per la vinificazione non può essere inferiore del 20% del valore medio delle quantità prodotte negli ultimi 5 anni. La misura si andrà ad affiancare ad una distillazione volontaria di crisi finanziata con fondi comunitari del Pns vino. Anticipo degli aiuti PacE’ stato anche deciso un anticipo del 70% degli aiuti Pac per il 2020. In particolare, il Decreto ha l’obiettivo di salvaguardare le aziende agricole che non si siano riuscite a presentare la domanda “semplificata” di anticipazione al 70% estendendo la possibilità anche a loro. Proroghe e deroghe per i contributiInteressa il settore anche la proroga delle agevolazioni dei “patti territoriali” e “Contratti d’area” per quelle imprese che, a causa del Covid 19, non hanno potuto rispettare i termini degli adempimenti. (articolo 49). Le misure sul lavoro agricoloSul fronte del lavoro agricolo i percettori di ammortizzatori sociali, Naspi e Dis-Coll e reddito di cittadinanza possono stipulare contratti con datori di lavoro del settore agricolo per un massimo di 2 mesi senza perdere i benefici delle prestazioni, nel limite di 2mila euro per il 2020. (Articolo 101). La regolarizzazione dei lavoratori stranieriComplessa l’operazione di emersione o l’instaurazione ex-novo dei rapporti di lavoro che interessa agricoltura, allevamento e zootecnia, pesca e acquacoltura e attività connesse; assistenza alla persona e lavoro domestico. La richiesta può essere presentata dai datori di lavoro o dai cittadini stranieri con permesso di soggiorno scaduto dal 31 ottobre 2019 non rinnovato che possono chiederne uno nuovo temporaneo alla questura della validità di 6 mesi. La domanda va presentata, anche per l’emersione dei rapporti di lavoro con lavoratori italiani o comunitari, dal 1° giugno al 15 luglio 2020 all’Inps o allo sportello unico secondo le modalità indicate da un decreto che dovrà essere definito dal ministro dell’Interno di concerto con Economia e Finanze, Lavoro e Politiche agricole entro dieci giorni dall’entrata in vigore del “Rilancio”. Il decreto deve anche fissare la durata del rapporto e le soglie mininime della capacità reddituale del datore di lavoro richieste per l’assunzione o la regolarizzazione . Mutui ai Consorzi di Bonifica e credito alle famiglieTra le misure spunta anche la concessione di mutui ai consorzi di bonifica ed enti irrigui nell’importo massimo di 500 milioni con capitale da restituire in rate annuali di pari importo in 5 anni dal 2021 al 2025. Termini e modalità operative saranno stabiliti da un decreto del ministero dell’Economia di concerto con le Politiche agricole. |
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