Domanda unificata: entro il 15 maggio e con alcune novità
Pubblicata la circolare di AGEA Coordinamento che riporta le indicazioni per la presentazione della Domanda Unificata campagna 2025, con scadenza prevista per il prossimo 15 maggio, alla quale seguiranno le istruzioni operative da parte degli Organismi Pagatori. Agea Coordinamento pone l’attenzione sugli elementi innovativi per la campagna 2025, ovvero l’applicazione delle novità normative previste per l’Eco-schema 1 sulla riduzione dell’antimicrobico resistenza e per il benessere animale, per l’ Eco-schema 5 sulle Mellifere e sul premio accoppiato per il pomodoro da trasformazione. Inoltre, la domanda unificata – precisa Agea Coordinamento – potrà applicarsi anche alle misure dello sviluppo rurale della vecchia programmazione 2014-2022 e agli interventi basati sulle superfici nel settore vitivinicolo. Per quanto riguarda l’Eco-schema 1 Livello 1 “riduzione dell’antimicrobico resistenza”, vengono confermati gli impegni già previsti per la campagna 2024 ovvero la riduzione dell’uso degli antimicrobici veterinari, quantificata attraverso lo strumento ClassyFarm. Sono ammissibili al pagamento gli allevamenti, anche misti, che durante il periodo di osservazione previsto rispettino una delle seguenti condizioni:
Per l’Eco-schema 1 Livello 2, oltre al rispetto di quanto già previsto dal livello 1, dal 2025 è introdotta l’adesione al Sistema di qualità nazionale per il benessere animale (SQNBA) con pascolamento”, nel rispetto degli impegni previsti dal disciplinare con ricorso al pascolo, controllati e attestati dai rispettivi Organismi di Controllo. Sono ammissibili al premio gli allevamenti bovini con orientamento produttivo da latte, da carne o a duplice attitudine e allevamenti di suini per ciascuna categoria prevista in ambito ClassyFarm Rispetto al premio accoppiato per il pomodoro da trasformazione, le modifiche apportate con il Decreto Masaf dell’11 marzo 2025, introducono per l’agricoltore l’obbligo di utilizzare materiale di propagazione certificato, appartenente a varietà iscritte nei Registri delle Varietà o nel Catalogo comune europeo, ferma restando la possibilità, in caso di difficoltà derivanti dal reperimento di tale materiale certificato, di fare ricorso a materiale di propagazione proveniente da sementi della categoria standard o in autorizzazione provvisoria alla vendita (APV), purché al secondo anno consecutivo di autorizzazione. Le aziende biologiche possono utilizzare sementi convenzionali qualora quelle in forma biologica non siano disponibili sul mercato. Infine, per quanta riguarda l’Eco-schema 5, sulle misure specifiche per gli impollinatori, a partire dalla campagna 2025 la copertura con piante di interesse apistico (a perdere) deve essere realizzata esclusivamente tramite semina di semente certificata. |
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