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“Donne in Campo”: domande allungate al 30 marzo in attesa della nuova misura “Più impresa”

“Più impresa” la misura semplificata di sostegno all’imprenditoria femminile prevista dalla Legge di Bilancio 2022 non è ancora operativa e dunque, in attesa del decreto interministeriale che deve definire criteri e modalità di accesso alle agevolazioni, è possibile continuare a presentare fino al 30 marzo le domande per richiedere i sostegni di “Donne in Campo”. Lo annuncia l’Ismea che ricorda come Donne in Campo preveda solo mutui a tasso zero per interventi fino a 300 mila euro e fino al 95% del valore dell’investimento, senza alcuna forma di contributo a fondo perduto. Le domande che non saranno convalidate sul portale sezione Donne in Campo potranno essere ripresentate con “Più impresa”.

Quest’ultima misura consente di accedere a contributi fino al 35% del valore del progetto, mutui a tasso zero fino al 60% del valore del progetto, e limite massimo di intervento di Ismea entro 1,5 milioni di euro per singolo progetto.

Floriana Fanizza, Responsabile Nazionale Donne Impresa Coldiretti, ha ribadito l’importanza della misura, fortemente sostenuta da Coldiretti, che estende alle donne di tutte le età le agevolazioni finora previste solo per i giovani che si affacciavano al mondo dell’agricoltura. Anche se la misura non è ancora operativa – ha aggiunto – la notizia di poter usufruire di sostegni a fondo perduto e mutui a tasso zero ha fatto già aumentare le domande anche per il sostegno “Donne in Campo” (che non prevede fondo perduto): è la conferma del grande interesse delle donne per l’agricoltura, un trend che non si è mai fermato anche durante la pandemia, e che vede tante giovani donne avviare da zero un’impresa agricola, utilizzando spesso risorse personali oltre che sostegni pubblici.

“C’è bisogno di sostenere con strumenti adatti, finanziari e normativi , l’intraprendenza e i talenti femminili nel mondo dell’impresa e in agricoltura: per questo abbiamo sostenuto come Coldiretti Donne Impresa – ha sottolineato Fanizza – una modifica al requisito di accesso alle agevolazioni che riflettesse in modo più veritiero la realtà delle imprese agricole femminili. La misura “Più Impresa” prevede infatti che per le imprese agricole a prevalente o totale partecipazione femminile costituite in forma societaria non sia più richiesto il requisito della metà numerica dei soci, bensì solo quello di essere composte, per oltre la metà delle quote di partecipazione, da donne”. In questo modo, secondo Donne Impresa Coldiretti, si punta a raggiungere ancora più imprenditrici agricole, donne che spesso insieme ai loro mariti o familiari guidano da anni aziende dinamiche e innovative ma che hanno bisogno di aiuti per superare gli ostacoli che ancora frenano uno sviluppo più ambizioso in termini di innovazione tecnologica”.

Fiorito Leo

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