Ecco il piano salva-vino, dalla distillazione volontaria alla vendemmia verde
Distillazione volontaria per togliere dal mercato almeno 3 milioni di ettolitri di vini generici da trasformare in alcol disinfettante per usi sanitari nelle trincee della guerra al Coronavirus da nord a sud del Paese. E’ una delle misure del piano salva vigneti presentato dal Presidente della Coldiretti Ettore Prandini al Ministro dell’Agricoltura Teresa Bellanova per la gestione dell’emergenza in un comparto che garantisce 1,3 milioni di posti di lavoro a livello nazionale tra le persone impegnate direttamente in campi, cantine, nei servizi e nella distribuzione commerciale. La misura avrebbe inoltre l’importante effetto di favorire l’acquisto di alcol italiano che sugli scaffali è stato il prodotto che ha registrato il maggior incremento di vendite secondo Iri, ma anche di ridurre le eventuali eccedenze produttive. A pesare sul mercato interno è stata anche la chiusura forzata di ristoranti e bar e considerato lo stato di crisi, la Coldiretti ha chiesto che specifiche agevolazioni fiscali e previdenziali si applichino a tutte le imprese agricole operanti nel settore vitivinicolo che ha subito effetti particolarmente negativi per l’emergenza epidemiologica Covid -19, senza le limitazioni previste dal decreto “Cura Italia”. Una necessità che va sostenuta anche garantendo liquidità alle imprese del settore con interventi emergenziali a livello nazionale e comunitario senza appesantimenti burocratici. Nel chiedere un piano articolato di interventi il presidente della Coldiretti Ettore Prandini precisa che “bisogna ricostruire un clima di fiducia nei confronti del marchio Made in Italy che rappresenta una eccellenza riconosciuta sul piano qualitativo a livello comunitario ed internazionale”. “Serve pertanto tra l’altro – continua Prandini – una forte campagna di comunicazione per sostenere i consumi alimentari con il vino che rappresenta da sempre all’estero un elemento di traino per l’intero Made in Italy, alimentare e non. L’Italia – conclude Prandini– che è il primo produttore mondiale di vino deve farsi portatrice a livello comunitario di un piano di sostegno straordinario di un comparto strategico per il Paese per un fatturato che è salito nel 2019 alla quota record di oltre 11 miliardi”. |
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