il Punto Coldiretti

Festa dell’educazione alimentare, le fattorie didattiche Coldiretti invadono Roma

Una festa dell’alimentazione e della pace. Mentre la guerra in Ucraina si intensifica e la crisi alimentare sta mettendo a dura prova gran parte del mondo, la Coldiretti ha lanciato un messaggio nuovo, di speranza. E non poteva che essere così. A Villa Celimontana, a Roma, il 25 maggio sono arrivati dalle scuole di tutta Italia, accompagnati dai loro insegnanti, migliaia di bambini che hanno “vissuto” la grande fattoria didattica realizzata nel centro della Capitale. Nella giornata organizzata dalle donne della Coldiretti i protagonisti sono stati i bambini che hanno animato i numerosi laboratori e sono stati anche al centro degli interventi dei numerosi ospiti. Sullo sfondo sempre la guerra che si intreccia con l’emergenza alimentare. Ma la giornata, complice l’apertura sullo sblocco delle navi piene di grano ucraino, è diventata un’occasione per parlare anche di prospettive di pace.

Guerra e pace, educazione e salute (fisica e mentale), accoglienza, ma soprattutto il futuro dell’agricoltura e la ricerca dell’autosufficienza alimentare sono stati i grandi temi al centro del dibattito a cui hanno preso parte con il presidente della Coldiretti, Ettore Prandini e il segretario generale Vincenzo Gesmundo, i ministri degli Esteri, Luigi Di Maio, delle Politiche agricole, Stefano Patuanelli, il vice direttore generale della Fao, Maurizio Martina, Nicola Zingaretti, Presidente della Regione Lazio , Roberto Gualtieri, Sindaco di Roma, Lucio Rinaldi, Professore Aggregato di Psichiatria, Università Cattolica del Sacro Cuore di Roma e Alberto Villani direttore del dipartimento di emergenza, accettazione e pediatria generale dell’ospedale Bambino Gesù.

Gesmundo, che ha aperto l’incontro, ha ricordato come pace ed educazione alimentare siano due temi strettamente connessi. Senza pace si sopisce l’attenzione sul cibo e soprattutto si mettono in discussioni le questioni relative al diritto alla sicurezza alimentare e alla sostenibilità. E si si abbassa la guardia sulla sicurezza e qualità del cibo con il rischio di allentare i divieti aprendo anche l’import da Paesi che utilizzano fitofarmaci vietati nella Ue. Inoltre due o tre multinazionali – ha aggiunto il segretario generale di Coldiretti – stanno tirando la volata ai cibi sintetici che presto saranno anche sulle tavole italiane. Da qui l’appello ad alzare l’attenzione sulla grande minaccia dei cibi realizzati in laboratorio.

Il professor Villani ha sottolineato l’importanza di una alimentazione sana per allungare l’aspettativa di vita e raccogliendo l’allarme della Coldiretti ha sostenuto che i cibi sintetici accorciano la vita umana e soprattutto fanno star male. Per questo ha espresso l’apprezzamento dei pediatri per quanto fa la Coldiretti. Un’alimentazione sana inoltre fa anche risparmiare il Paese, perché taglia l’uso di medicine.

Per il professor Rinaldi c’è una forte relazione tra nutrizione e sviluppo psichico. E dunque anche attraverso il contatto con i prodotti della terra e gli animali è possibile affrontare lo stress provocato da situazione traumatiche come il Covid prima e oggi la guerra.
A riportare l’attenzione sulle nuove strategie geopolitiche il ministro Di Maio che ha sottolineato come tanti bambini in Ucraina siano stati costretti ad abbandonare la casa e la scuola. Tra le priorità della cooperazione allo sviluppo – ha spiegato- c’è l’azione di accoglienza per i 120mila ucraini arrivati in Italia negli oltre 90 giorni di guerra di cui 40mila minori. Pace e alimentazione – ha ribadito – sono due temi legati e ha denunciato il rischio che dalla mancanza di pane, elemento fondamentale nelle diete di molti paesi africani, possano derivare instabilità politiche, derive terroristiche e guerre. Il ministro degli Esteri ha anche sottolineato il valore delle diete più resilienti che potranno aiutare ad affrontare momenti critici come l’attuale e tra queste ha indicato la Dieta Mediterranea e questo significa “non supportare i cibi sintetici e il Nutriscore”.

Perche la Dieta Mediterranea rappresenta tessuto economico, occupazione ed export che ha raggiunto valori record nel 2022 grazie anche al patto – ha dichiarato – costruito con Coldiretti e ai nostri imprenditori. Per Di Maio si può partire dal food per costruire la pace e ha annunciato iniziative a livello internazionale per la sicurezza alimentare. Per questo ha definito “azzeccate” le scelte della Coldiretti che offre un supporto alla Farnesina perché – ha concluso “ quello che si mette nella comunità Coldiretti subisce accelerazioni”.

Patuanelli si è rivolto direttamente ai bambini presenti definendoli le “vere autorità della giornata”. Ha espresso apprezzamento per il progetto di educazione alimentare e per la forza della Coldiretti che si rimbocca le maniche e lavora, come i contadini. Ha anche spiegato ai bambini che abituarsi al ritmo della terra “ci fa riabituare ai nostri ritmi perché l’uomo ha bisogno dei suoi tempi, il pianeta ha bisogno dei suoi tempi”. Bene i programmi alimentari dalla frutta e latte nelle scuole, ma ha anche lamentato che i cibi arrivano a maggio mentre andrebbero spalmati tutto l’anno così come non è accettabile che “siano distribuite vaschette di plastica con mirtilli spagnoli”.

Ha identificato il cibo con la democrazia, perché non c’è democrazia non solo se il cibo manca, ma anche se non si offre più l’opportunità di scegliere cosa consumare. Per questo ha aggiunto che la Dieta universale rappresenta un pericolo per la democrazia.
Martina ha acceso i riflettori sugli sprechi: nei nostri frigo ogni giorno su 3 cibi uno viene buttato, mentre tanti bambini nel mondo non solo non possono scegliere, ma spesso non hanno nulla da mangiare. Anche secondo il vice direttore generale della Fao si deve partire dal cibo per aprire varchi verso la pace.

Il presidente Prandini nel tracciare le conclusioni ha evidenziato come sia cresciuto il progetto Coldiretti che nel 2020 ha coinvolto 250mila bambini raddoppiati nel 2022 (dopo lo stop per il Covid): “ Ma vogliamo fare ancora di più. E’ importante spiegare il ruolo degli agricoltori che preservano l’ambiente, i territori, i vostri paesi, scoprire i cibi”. Il numero uno di Coldiretti ha anche evidenziato il ruolo del cibo nelle strategie geopolitiche: serve un confronto con le istituzioni per uno sforzo collettivo per intervenire e garantire cibo a quei paesi in cui manca e che spinge la gente a fuggire per fame dai loro paesi. Dobbiamo lavorare perché questo non avvenga. Bisogna portare il grano alle popolazioni perché possano restare nei loro territori.

E poi ha spostato l’attenzione sul significato della festa promossa da Coldiretti, Campagna Amica e dalle donne dell’organizzazione che ha ricevuto anche una medagli dal Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella. Sono più di tremila le fattorie didattiche che hanno accolto i bambini che hanno svolto “stage” di sana alimentazione, hanno imparato a conoscere come nascono frutta e verdura, a mungere le vacche, a cavalcare.

L’appuntamento a Villa Celimontana ha dato anche il via alla stagione dei campi estivi con l’obiettivo di sostenere le famiglie nel tentativo di restituire ai propri figli una serenità messa a dura prova da restrizioni e lockdown in due anni di Covid ma anche dalle nuove ansie legate al ritorno dell’uso delle armi, con il conflitto in Ucraina. E ad accogliere anche i bimbi ucraini. Nella fattoria romana era presente una rappresentanza dei piccoli messi in salvo dalla guerra.
La festa si è conclusa con i premi alle scuole che da Nord a Sud hanno aderito al progetto Coldiretti.
A premiare con i vertici della Coldiretti e i ministri anche due sportivi Doc, Manuela Di Centa campionessa olimpionica dello sci di fondo e Luigi Mastrangelo, famoso pallavolista.

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