Florovivaismo: il settore vale l’8,6% delle coltivazioni italiane
Sono stati recentemente pubblicati in un report di Ismea i dati economici relativi al Florovivaismo italiano nel 2023. Il valore della produzione del settore è stato di 3,2 miliardi di euro, pari all’8,6% delle coltivazioni agricole complessive e al 4,3% sul totale agricoltura. Il 53,4% di tale valore è riconducibile alla categoria “vivaismo” (1,7 miliardi di euro), mentre il restante 46,6% alla categoria “fiori e piante in vaso” (1,5 miliardi di euro). 1,2 miliardi di euro è il valore delle esportazioni, pari ad oltre il 38% del valore della produzione, con un saldo commerciale attivo di oltre 300 milioni di euro. Le prime tre destinazioni dei prodotti florovivaistici italiani sono la Francia (22,3%), i Paesi Bassi (18,2%), la Germania (15,9%). Le prime tre provenienze delle importazioni florovivaistiche italiane, sono i Paesi Bassi (69,4%), la Spagna (7,3%), la Francia (5,1%), anche se spesso si tratta di triangolazioni di prodotti coltivati altrove. Le aziende che operano nel settore florovivaistico sono 21.230 (2020), per una superficie coltivata pari a 44.362 ettari, capace di generare un indotto occupazionale che Coldiretti stima in oltre 200.000 addetti (tra diretti ed indiretti). La Toscana rappresenta oltre un terzo in valore della produzione florovivaistica nazionale, seguita dalla Liguria (14,2%), dalla Sicilia (9,6%), dalla Lombardia (8,8%) e dal Lazio (6,1%), regioni che complessivamente compongono il 70% della produzione nazionale, produzione che comunque è presente anche in tutte le altre regioni. In Liguria la produzione florovivaistica, in valore, rappresenta il 57,4% della produzione agricola regionale, segue la Toscana con il 26,8%, il Friuli-Venezia Giulia (5,8%), il Lazio (5,1%), la Sicilia (4,7%). |