il Punto Coldiretti

Florovivaismo: la bellezza dei fiori penalizzata da logistica, costi di produzione e mancanza di riconoscibilità

In Puglia, nell’ambito della manifestazione Leverano in Fiore, si è svolto il sesto evento del format Coldiretti “Coltiviamo Bellezza, per Produrre Salute”, dedicato alle imprese florovivaistiche.

Dopo l’evento inaugurale di Giarre, nell’ambito del Garden Festival Radice Pura, in cui si sono tracciate le linee guida per un rilancio del settore, si è passati a Myplant&Garden a Milano, dove ci si è concentrati sullo strumento dei contratti di filiera per la programmazione delle produzioni,  alla Fiera del Levante a Bari, dove si sono approfonditi i temi delle opportunità del Pnrr e della ricaduta di piante e fiori sulla salute della collettività, a Euroflora a Genova, ai parchi di Nervi, dove si è parlato del legame tra le piante e i fiori e il benessere psicofisico, con il verde come fonte essenziale di salute, e ancora Palermo, dove si sono illustrate le possibilità del Piano di ripresa e resilienza per le città e per la filiera florovivaistica.

Nel nuovo appuntamento in Puglia, in occasione della storica manifestazione “Leverano in fiore”, che ha visto oltre 80.000 presenze in tre giorni godere delle produzioni e delle composizioni floricole locali, nel corso del convegno organizzato da Coldiretti, sono state rimarcate le potenzialità e le difficoltà delle produzioni florovivaistiche pugliesi, famose nel mondo, ma penalizzate da logistica e normative fitosanitarie.

Nada Forbici, coordinatrice della Consulta Florovivaistica di Coldiretti, ha evidenziato le criticità della produzione del fiore reciso e in vaso pugliese legate principalmente alla logistica, attualmente tutta su gomma, resa ancora più onerosa dall’aumento insostenibile dei costi energetici e delle materie prime e alla mancanza di un marchio di origine che permetta il riconoscimento e la distintività del prodotto italiano in modo da valorizzare fiori e piante alla pari dell’agroalimentare. Rimane ancora problematica la gestione della produzione di molte piante in vaso e ad alto fusto, tipiche del territorio, inserite nella lista delle piante sensibili a Xylella, che si vorrebbe rilanciare.

Gli interventi del Pnrr per quello che riguarda la logistica e i costi di produzione, soprattutto nel Meridione, e lo sviluppo di un marchio di origine, in modo particolare per i fiori recisi, oggetto di una concorrenza globale, spesso sleale, sono due passaggi necessari per fare in modo che le produzioni florovivaistiche pugliesi possano avere lo spazio di mercato e le soddisfazioni economiche che si meritano.

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