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Florovivaismo: sono 4.288 gli alberi monumentali censiti in Italia

E’ stato approvato il sesto aggiornamento dell’Elenco ufficiale degli alberi monumentali d’Italia promosso dal Ministero dell’agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste. L’aggiornamento si compone di 320 nuovi patriarchi verdi proposti dalle Regioni Basilicata, Calabria, Campania, Emilia-Romagna, Friuli-Venezia Giulia, Lazio, Liguria, Lombardia, Marche, Molise, Piemonte, Puglia, Sardegna, Sicilia, Umbria, Trento, Valle d’Aosta e Veneto.

Al netto degli alberi morti per causa naturale (soprattutto per le tempeste e i nubifragi di quest’estate) o abbattuti per pericolo all’incolumità pubblica dovuto all’elevato deperimento strutturale e fisiologico, la consistenza totale del nostro patrimonio arboreo monumentale censito e inserito nell’Elenco accoglie, oggi, un totale di 4.288 alberi o sistemi omogenei di alberi.

Frutto di un’intensa attività di catalogazione realizzata, in modo coordinato e sinergico, dalla Direzione generale delle foreste del Masaf, dalle Regioni/Province autonome e dai Comuni, che la legge ha indicato come diretti operatori del censimento, l’Elenco degli alberi monumentali d’Italia, integrato dal recente aggiornamento, è pubblicato sul sito internet del Ministero dell’agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste (www.politicheagricole.it), all’interno della sezione: “politiche nazionali/foreste/alberi monumentali/Elenco nazionale alberi monumentali”.

Gli esemplari che ne fanno parte si contraddistinguono per l’elevato valore biologico ed ecologico (età, dimensioni, morfologia, rarità della specie, habitat per alcune specie animali), per l’importanza storica, culturale e religiosa che rivestono in determinati contesti territoriali, per il loro stretto rapporto con emergenze di tipo architettonico, per la capacità di significare il paesaggio sia in termini estetici che identitari. I nuovi inserimenti vanno ad arricchire il già vasto patrimonio naturale e culturale degli alberi monumentali fino ad ora censiti.

Con le nuove iscrizioni, le specie arboree monumentali più numerose sono la roverella (598 esemplari), il faggio (226 esemplari), il platano comune (200 esemplari), il leccio (198 esemplari), il castagno (126 esemplari), il larice (122 esemplari) e il cedro dell’Himalaya (115 esemplari). Allo stato attuale, le regioni con il maggiore numero di alberi monumentali sono il Friuli – Venezia Giulia (455 esemplari), la Sardegna (407 esemplari), la Lombardia (366 esemplari), il Piemonte (319 esemplari), la Campania (305 esemplari). I Comuni d’Italia ove è stato censito il maggior numero di patriarchi verdi sono Napoli (52 alberi), Caserta (51 alberi), Priverno (48 alberi), Palermo (46 alberi) e Roma (43 alberi).

Gli alberi monumentali di Italia costituiscono un prezioso e fragile tesoro di rilievo per la collettività: grazie all’attività e gli impegni congiunti della Direzione generale delle foreste, delle Regioni, delle Province autonome e dei Comuni, il patrimonio naturale e culturale che esso rappresenta trova, nell’Elenco ufficiale degli alberi monumentali d’Italia, un imprescindibile strumento per la sua reale tutela e valorizzazione.

Registrato presso il Tribunale Civile di Roma, Sezione per la Stampa e l'Informazione al n. 367/2008 del Registro della Stampa. Direttore Responsabile: Paolo Falcioni.
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